Estero

Francia: condannato uno dei leader dei gilet gialli

Christophe Chalençon chiamò all'insurrezione contro l'attuale amministrazione Macron. Per lui sei mesi di carcere

I gilet gialli sugli Champs Elysées, a Parigi, nel 2019 (Keystone)
22 aprile 2021
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L'ex militante dei gilet gialli, Christophe Chalençon, che chiamò all'insurrezione contro l'attuale amministrazione di Emmanuel Macron, è stato condannato a sei mesi di carcere con la condizionale per "provocazione ad armarsi contro l'autorità dello Stato": è quanto riferito dalla procura di Carpentras, che evoca un "caso rarissimo di condanna in Francia per questo genere di delitto". Questa sedicente figura dei 'gilet gialli', che guidò una lista alle elezioni europee, è stato anche sospeso per cinque anni dai diritti civici. Secondo il procuratore, Pierre Gagnoult, è stato invece assolto dall'accusa di "incitamento all'assembramento armato".

Il 29 ottobre 2020, qualche ora dopo l'attacco al coltello nella basilica Notre-Dame di Nizza, Chalençon tornò a chiedere un "sollevamento nazionale", spingendosi a parlare di "insurrezione" in un video pubblicato su Facebook. Un appello simile a quello fatto anche in precedenza. Durante il processo, secondo il quotidiano La Provence, si è definito egli stesso un "oppositore politico", denunciando una censura. "Mi vogliono far tacere", ha detto.

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