Estero

Uccisa a 7 anni al McDonald's

La bimba crivellata di colpi in un fast-food di Chicago durante una sparatoria tra gang. Ferito il padre

Il luogo della tragedia nei sobborghi di Chicago (Keystone)
19 aprile 2021
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Morire crivellata di proiettili in pieno giorno a sette anni, aspettando un hamburger al McDonald's con papà. E' quanto successo domenica a Chicago, una delle città più violente d'America, già sotto shock per la diffusione del video sul tredicenne Adam Toledo ucciso da un poliziotto nonostante fosse disarmato e con le mani alzate. Jontae Adams, 28 anni, aveva portato la figlia a metà pomeriggio in un drive-thru della catena di fast food e stava aspettando il suo turno in auto.

Uno dei testimoni, un dipendente del locale, ha raccontato che improvvisamente due persone sono uscite dalla loro vettura e hanno cominciato a sparare contro di loro. Una gragnuola di proiettili, 38 in tutto, di cui alcuni fatali per la bimba: inutile la corsa all'ospedale, dove è stata dichiarata morta. Gravemente ferito il padre, colpito al busto e ricoverato in prognosi riservata. Subito dopo la sparatoria l'uomo ha chiamato freneticamente sua madre, Lawanda McMullen: "Mamma, vieni a prendermi, hanno appena ucciso la mia piccola", ha fatto in tempo a dirle.

Il ricordo della famiglia

La polizia inquadra l'episodio nel mondo delle gang giovanili che imperversano in città e ritiene che sia collegato ad un altro analogo avvenuto tre ore dopo in un drive-thru di Popeyes, catena di fast food americana: una coppia, lui di 33 anni e lei di 19, aveva appena fatto la sua ordinazione quando una persona armata si è accostata alla loro auto e ha cominciato a sparare, ferendo l'uomo ad una gamba e la donna all'addome. Jaslyn, una ragazzina afroamericana, era soprannominata Pinky "perché era vivace e il rosa era il suo colore preferito", ricordano i famigliari. "Amava danzare e fare video su TikTok", rammenta la nonna. "Era una bimba meravigliosa e davvero dolce", si commuove la zia Tawny McMullen, che ha lanciato un appello: "Buttate le armi, i nostri bambini vogliono giocare", ha implorato, rivelando che sua figlia di 8 anni non vuole uscire di casa per paura di essere colpita da un proiettile.

L'ondata di sdegno

Anche gli attivisti si sono mobilitati: "Tutti i genitori portano i figli al McDonald's per mangiare qualcosa, non per ricevere proiettili". Chicago è la città americana col maggior numero di omicidi e sparatorie e nell'ultimo weekend altre tre persone sono state uccise e almeno 21 sono rimaste ferite. Ma è stato un weekend di sangue anche in altre città del Paese, dopo la strage al centro Fedex di Indianapolis: almeno nove persone sono morte ed altre dieci sono state colpite da armi da fuoco in vari episodi avvenuti in Illinois, Texas, Wisconsin, Ohio, Nebraska e Louisiana.

Dal 16 marzo, quando un killer ad Atlanta ha preso di mira tre centri massaggi uccidendo 8 persone e ferendone una, si sono verificate almeno 50 sparatorie di massa, con quattro o più vittime fra morti e feriti. "Un'epidemia, un imbarazzo nazionale", ha ripetuto Joe Biden sollecitando il Congresso ad approvare leggi più severe per il controllo delle armi. Leggi sostenute anche da Madonna: sono "il nuovo vaccino" è il suo slogan in una clip postata su Instagram, dove si vede la pop star attaccare sui muri manifesti con gli slogan 'Wake up America', (svegliati America) e 'Gun control now' (subito il controllo sulle armi). "Sì, le persone uccidono le persone, non le armi, ma la maggioranza della gente non è assennata e le armi sono troppo facili da possedere", ha messo in guardia.

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