Estero

Coronavirus, l'Europa torna a chiudersi

Complici i ritardi sui vaccini e i contagi che salgono, i governi confermano oppure inaspriscono ulteriormente le già drastiche misure

(Keystone)
27 marzo 2021
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Ad un anno dall'inizio della pandemia di coronavirus, l'Europa torna a vivere l'incubo dei primi mesi e, invece di cominciare a riaprire, quasi tutti i Paesi mantengono restrizioni o impongono nuove chiusure a partire dal periodo di Pasqua.

Complici i ritardi sui vaccini e i contagi che salgono, i governi europei - Svizzera compresa - confermano oppure inaspriscono ulteriormente le già drastiche misure: unica eccezione la Gran Bretagna che, grazie ad una poderosa campagna di vaccinazione, dal 12 aprile inizierà una ripresa progressiva di tutte le attività.

In Italia il governo del premier italiano Mario Draghi sta valutando di mantenere le pesanti restrizioni anche per tutto il mese di aprile. Fino a maggio, dunque, niente spostamenti tra le regioni, saracinesche ancora abbassate per bar e ristoranti, riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri a data da destinarsi. Ci saranno solamente zone rosse o arancioni - con le relative restrizioni - senza la possibilità, per le Regioni, di passare in zona gialla almeno fino al 30 aprile.

Per quanto concerne la Germania, il Paese ha prolungato fino al 18 aprile le misure anti-Covid attualmente in vigore ma ha annullato il super lockdown di Pasqua che prevedeva anche la chiusura dei supermercati con conseguente mea culpa della cancelliera tedesca Angela Merkel. Si tratta del quinto rinnovo delle restrizioni dallo scorso 16 dicembre. In più, questa volta è stato introdotto l'obbligo di mascherine chirurgiche o Ffp2 nei negozi e sui mezzi pubblici. Capitolo a parte le scuole, che restano di competenza dei Länder. Dal 22 febbraio sono tornati in classe gli studenti fino agli 11-12 anni con didattica a settimane alterne o soltanto qualche ora al giorno. Per gli altri alunni continua la didattica a distanza.

In Francia quasi un terzo della popolazione a Parigi e dintorni, nel nord del Paese e nel sud vicino Nizza, è entrato dal 20 marzo in un nuovo lockdown di un mese. Altre tre regioni francesi, compresa la città di Lione, vi sono entrate da ieri, sempre per quattro settimane. Le attività non essenziali sono chiuse, tranne i parrucchieri. Si può fare attività sportiva all'aperto entro 10 km da casa ma non si può viaggiare all'interno del Paese senza un motivo valido. Le scuole sono ancora aperte. Resta in vigore il coprifuoco nazionale dalle 19 alle 6.

Austria: le autorità austriache stanno valutando restrizioni più severe contro il Covid-19 durante la Pasqua, nonostante la decisione di lunedì scorso del governo federale di non inasprire le misure a livello nazionale. Attualmente è in vigore una sorta di coprifuoco notturno dalle 20 alle 6. Vige l'obbligo di mantenere una distanza minima di due metri da persone non conviventi in tutti i luoghi pubblici all'aperto. In quelli al coperto è anche necessario indossare una mascherina di protezione Ffp2. A livello regionale o comunale possono vigere norme più o meno stringenti.

In Spagna anche il governo di Madrid ha prorogato fino a maggio il coprifuoco dalle 23 alle 6. Nel resto della giornata si può uscire solo per andare al lavoro, a scuola, per acquistare medicine o per prendersi cura di anziani e bambini. Chiunque abbia più di sei anni ha l'obbligo di mascherina sui mezzi e gli spazi chiusi pubblici. In alcune regioni anche all'aperto.

Per quanto concerne Belgio e Olanda, il Belgio ha prorogato il lockdown fino al primo aprile e vietato tutti i viaggi non essenziali. Si può ricevere in casa solo una persona, sempre la stessa, e all'aperto resta il limite di quattro. I negozi sono aperti ma si può entrare da soli e per un massimo di 30 minuti. In Olanda il lockdown è stato esteso fino al 20 aprile. Anche il coprifuoco è stato prorogato, ma dal 31 marzo inizierà un'ora dopo, dalle 22 alle 4.30. Il governo ha chiesto ai cittadini di non prenotare le vacanze all'estero almeno fino alla metà di maggio. Gli alunni delle secondarie possono andare a scuola un giorno alla settimana e dal 26 aprile anche gli studenti universitari potranno frequentare gli atenei almeno un giorno. Bar e ristoranti rimangono chiusi, insieme ai negozi non essenziali. Vietati i raduni di più di due persone.

In controtendenza rispetto al resto d'Europa, il Regno Unito dal 12 aprile inizia una progressiva riapertura. Merito della macchina dei vaccini ma anche del lockdown duro in vigore da quasi tre mesi. Il premier britannico Boris Johnson ha incoraggiato i cittadini invitandoli a breve a tornare nei pub. Per il momento solo all'aperto e con tutte le cautele del caso. Restano vietati i viaggi all'estero fino al 17 maggio, che potrebbe essere anche il giorno in cui riapriranno hotel e teatri. Johnson ha comunque detto chiaramente che saranno "i dati e non le date" a guidare le decisioni del governo.

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