Estero

La Corea del Nord torna a minacciare gli Stati Uniti

La sorella del dittatore Kim Jong-Un: ‘Non vi faremo dormire tranquilli’. Gli 007 americani convinti che presto Pyongyang condurrà un test missilistico

Kim Yo-Jong, sorella del dittatore nordcoreano (Keystone)
16 marzo 2021
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Kim Yo-jong, la sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, torna in prima linea per sferrare il primo duro attacco all'amministrazione Usa di Joe Biden. "Se volete dormire sonni tranquilli nei prossimi quattro anni, non fate fin dall'inizio cose che vi faranno perdere il sonno", ha ammonito la giovane Kim, tra le persone più vicine al supremo comandante, in una dichiarazione diffusa dai media del Nord. Un affondo non casuale nella tempistica, dato che il segretario di Stato americano Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin hanno iniziato una visita in Estremo Oriente tra Tokyo e Seul, la prima dell'era Biden.

Esercitazioni Usa-Seul

Nel mirino, come da tradizione, sono finite le esercitazioni militari congiunte primaverili di Corea del Sud e Usa partite all'inizio della scorsa settimana, che coinvolgono per 11 giorni complessivi un "livello minimo di truppe" data la situazione del coronavirus. Sarà difficile che i pacifici "giorni di primavera" di tre anni fa "tornino nella penisola coreana", ha aggiunto Kim Yo-jong, riferendosi alla schiarita dei rapporti intercoreani propiziati dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Per Washington, invece, "un consiglio alla nuova amministrazione degli Stati Uniti che sta lottando per diffondere l'odore della polvere da sparo sulla nostra terra dall'altra parte dell'Oceano. Se volete dormire sonni tranquilli nei prossimi quattro anni, non fate fin dall'inizio cose che vi faranno perdere il sonno". Kim ha minacciato di annullare un accordo militare intercoreano firmato a settembre 2018 per alleviare le tensioni sul 38esimo parallelo e di dissolvere un'organizzazione che si occupa di affari transfrontalieri. Il Nord ha chiesto a lungo la fine delle esercitazioni tra gli alleati, denunciate come una prova di invasione ai suoi danni. Il "consiglio" agli Usa è anche il primo riferimento del Nord, pur senza esplicita menzione del nome, al nuovo presidente Biden a oltre 4 mesi dall'insediamento.

La parentesi Trump

Kim Jong-un ha denunciato a inizio anno gli Usa come il "principale nemico" del suo Paese, dopo l'insolito idillio tra il leader e Donald Trump che però, pur dopo tre incontri di persona, non ha sbloccato lo stallo negoziale sul nucleare del Nord. Washington ha tentato di raggiungere Pyongyang "attraverso diversi canali a partire da metà febbraio, anche a New York", ha spiegato ai giornalisti la vice portavoce del dipartimento di Stato Jalina Porter. "Ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta da Pyongyang", ha aggiunto. Il "canale di New York" è un riferimento alla missione del Nord presso le Nazioni Unite, poiché Pyongyang e Washington non intrattengono relazioni diplomatiche. Austin e Blinken, dopo le consultazioni in corso con Tokyo, voleranno domani a Seul avendo sempre in agenda la politica statunitense verso il Nord e verso la Cina, la cui assertività è motivo di preoccupazione. Dopo la Corea del Sud, Austin volerà in India e Blinken si sposterà in Alaska dove, con il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, avrà il primo incontro con la diplomazia cinese,

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