Estero

La Cdu quasi orfana di Merkel crolla alle regionali

Alla prima tappa del 'super anno elettorale' i Verdi avanti in Baden-Württemberg e l'Spd in Renania-Palatinato

Winfried Kretschmann, vincitore a Baden-Wurttemberg (Keystone)
14 marzo 2021
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Berlino – Una dolorosa batosta per i conservatori tedeschi, con due sconfitte da record proprio alla prima tappa del 'super anno elettorale' che dovrà decidere chi guiderà la Germania dopo Angela Merkel. È il risultato delle amministrative in due Laender, il Baden-Wurttemberg e la Renania-Palatinato, che al voto di domenica hanno visto trionfare, come previsto, i Verdi di Winfried Kretschmann nel primo e i socialdemocratici di Malu Dreyer nel secondo.
Pesano ovviamente le politiche sulla pandemia - in un Paese stremato da un lungo lockdown e attraversato da molte polemiche sulla lentezza della campagna vaccinale - ma soprattutto gli scandali che proprio nell'ultima settimana hanno indotto alle dimissioni di ben tre parlamentari dell'Unione (Cdu-Csu), fra gli affari emersi sulle forniture delle mascherine e l'attività lobbistica con gli azeri.

Tutti gli occhi sono puntati, a questo punto sul nuovo presidente federale della Cdu, Armin Laschet, fortemente indebolito nella corsa per la candidatura alla cancelleria, per la quale è in lizza stavolta anche il leader
bavarese dei cristiano-sociali, Markus Soeder. In questo scenario, si rafforzano dall'altro lato i grandi avversari delle urne del prossimo autunno: i Verdi, che sognano di esprimere il prossimo cancelliere. E del resto, proprio da queste due regioni potrà arrivare il segnale chiaro a Berlino: in entrambe si può infatti puntare sul cosiddetto 'semaforo', una coalizione che escluda del tutto la Cdu (secondo partito) e metta insieme
verdi, socialdemocratici e liberali.

"Non è una buona serata per la Cdu", ha ammesso il segretario generale Paul Ziemiak, cui ha fatto eco subito dopo, usando le stesse parole, il decano del partito, Wolfgang Schaeuble. "Il risultato è molto deludente, non c'è nulla da ridimensionare", ha aggiunto il capogruppo regionale del Baden-Württemberg Thomas Strobl, per il quale tuttavia non ha senso indicare "colpevoli" del disastro. Toni chiaramente opposti fra gli ecologisti: "Quella di stasera è una grande vittoria dei verdi in Baden-Württemberg", ha esultato il leader Robert Habeck. "Guardiamo con determinazione e ottimismo al voto di settembre", ha aggiunto lo scrittore che non ha ancora chiarito se correrà personalmente per la cancelleria o se toccherà piuttosto alla co-presidente del partito Annelena Baerbock, al momento preferita dalla stampa.

Stando alle prime proiezioni della serata pubblicate dalla ZDF, nel Baden-Württemberg, Land ricco e popoloso (quasi 12 milioni di abitanti), vincono gli ecologisti dell'amatissimo Kretschamnn (72 anni, alla guida da 10), che ha ottenuto il 31,4% dei consensi (+1,1%); mentre la Cdu, che candidava Susanne Eisenmann, crolla al 23,4% (-3,6%), il risultato peggiore della sua storia nel Land. Fra gli altri partiti, l'ultradestra di Afd si conferma al terzo posto ma perde colpi, con un 11,9% delle preferenze (-3,2%); i Liberali conquistano l'11% (+2,7%), la Linke (sinistra) prende il 3,5% (+0,6). In Renania-Palatinato vincono di nuovo i socialdemocratici di Malu Dreyer (da otto anni alla guida del Land) con il 35,5% (-0,7%), mentre la Cdu, con il candidato Christian Baldauf, precipita al 26,9% (-4,9). Afd, anche qui in calo, prende il 9,3% (-3,3), i Verdi ottengono l'8,2% (+2,9), i Liberali hanno il 5,9% (0,3) e i Freie Wähler il 5,8% (+3,6).

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