Estero

Merkel verso una doppia batosta alle regionali

Lo scandalo mascherine pesa sul voto di domenica in Renania Palatinato e Baden-Wuerttenberg

Olaf Scholz e Angela Merkel (Keystone)
12 marzo 2021
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In piena bufera per gli affari sulle mascherine (e non solo) dei deputati conservatori, domenica votano in Germania due Laender importanti: la Renania Palatinato e il Baden-Wuerttenberg. E stando ai sondaggi la Cdu di Angela Merkel si avvia verso due storiche sconfitte. L'incubo dei cristiano-democratici è che si arrivi a incassare, in entrambe le regioni, il risultato peggiore di sempre. Mentre il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier ha ammonito: scandali del genere sono "veleno per la democrazia".

Nelle roccaforti di Winfried Kretschmann, il 72enne ecologista che regna da dieci anni a Stoccarda, e della socialdemocratica Malu Dreyer, che molto probabilmente si riaffermerà alla guida nel Land di Magonza dopo 8 anni, ci sarà il primo test in vista delle federali del 26 settembre di questo 'Superwahljahr' (anno super-elettorale) come viene definito dai tedeschi il 2021. E si potrebbero sperimentare anche nuove, addirittura inedite coalizioni, con l'aiuto dei liberali, escludendo i cristiano-democratici.

Le dimissioni nel giro di pochi giorni di ben tre deputati dell'Unione (Georg Nusslein della Csu, Nikolas Löbel e Mark Hauptmann della Cdu) hanno catapultato i conservatori tedeschi in un'emergenza che ha fatto rievocare addirittura lo scandalo dei fondi ai partiti dell'era Kohl. E anche se oggi il portavoce di Merkel ha preso le distanze, sottolineando in conferenza stampa che "il governo non è coinvolto", è arrivato il monito della cancelliera: "La Bundeskanzlerin sostiene gli sforzi dei capigruppo di fare chiarezza" ed esorta "se necessario a tirare le conseguenze", nelle parole di Steffen Seibert. Il clima, in una Germania che tenta di ammorbidire il lungo lockdown proprio mentre l'aumento sistematico dei contagi da Covid lascia dire agli esperti che "la terza ondata della pandemia è già iniziata", non è favorevole.

Al sospetto di una "questione morale" fra i conservatori, si aggiunge anche il mare di critiche che investe al momento il ministro della Sanità, Jens Spahn, sotto attacco per la lentezza della campagna vaccinale e per le difficoltà nell'implementazione della nuova strategia che punta tutto sui test veloci. In Baden-Wuerttemberg i Verdi hanno un vantaggio di 7-10 punti rispetto alla Cdu, che si presenta con la candidata Susanne Eisenmann, e anche il prosieguo della coalizione verde-nera non è scontato: Kretschmann potrebbe puntare sul cosiddetto 'semaforo' (governando con Spd e Liberali) o su una combinazione a due, color 'lime' (costituita solo con l'Fdp di Lindner).

Nella Renania-Palatinato è in svantaggio anche Christian Baldauf, 53 anni, e potrebbe andare avanti la coalizione semaforo attuale. Il neopresidente della Cdu, Armin Laschet, ha cercato di mettere le mani avanti, liquidando il voto di fine settimana come una "questione regionale". E in questi giorni i vertici dell'Unione hanno tentato di correre ai ripari mostrando fermezza sul fronte interno, con un ultimatum che scadeva oggi ai colleghi parlamentari perché si facesse chiarezza su attività lobbistiche illecite. Löbel e Nusslein hanno intascato centinaia di migliaia di euro nella mediazione per le forniture di mascherine. Mentre Hartmann è nell'occhio del ciclone per gli affari fatti nella sua attività di lobby con l'Azerbaigian.

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