Estero

Draghi scioglie la riserva, l’Italia ha un nuovo governo

L’ex presidente della Bce ha accettato l’incarico. Mix di politici e tecnici, cinque i ministri confermati. Novità: il ministero della Transizione ecologica

Domani il giuramento
(Keystone)
12 febbraio 2021
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Roma – In Italia "il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il professor Mario Draghi, il quale ha accettato l'incarico di formare il governo”. L'ex presidente della Bce ”ha accettato l'incarico e ha presentato al presidente della Repubblica le proposte relative alla nomina dei Ministri”. Lo ha detto il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Draghi ha presentato poco fa la lista dei 23 ministri: 15 uomini e 8 donne, un mix di politici e tecnici. Confermati Luigi Di Maio agli Esteri, Dario Franceschini alla Cultura, Roberto Speranza alla Salute, Luciana Lamorgese all’Interno e Lorenzo Guerini alla Difesa. Alla testa del Ministero della transizione ecologica vi sarà il fisico Roberto Cingolani. Tra le altre nomine spiccano quelle di Marta Cartabia (prima donna alla guida della Corte costituzionale) alla Giustizia e di Daniele Franco (numero due della Banca d’Italia, uomo di fiducia di Draghi) all’Economia. Il giuramento del Presidente del Consiglio dei ministri e dei componenti del nuovo Governo avrà luogo al Palazzo del Quirinale domani a mezzogiorno.

L'ambiente diventa Transizione ecologica

Tra le principali novità ci sono senza dubbio il ministero della 'Transizione ecologica' che sarà guidato da Roberto Cingolani e il ministero del Turismo, staccato da quello della Cultura, dotato di portafoglio. Questo del settore del Turismo è da sempre un pallino della Lega, tanto che nel precedente esecutivo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte in cui al ministero dell'Agricoltura c'era Gian Marco Centinaio, la Lega volle che venisse affidato a questo dicastero la delega all'attività turistica, staccandola dai Beni Culturali che nel successivo governo giallo-rosso se la ripresero. E infatti alla guida del nuovo ministero il nuovo premier ha annunciato che ci sarà il leghista Massimo Garavaglia.

Ma è senz'altro quella della 'Transizione ecologica' la grande novità dell'esecutivo che giurerà domani al Quirinale. Mario Draghi, nel presentare la sua nuova squadra, ha spiegato che "il ministero dell'Ambiente assumerà la denominazione di ministro per la Transizione ecologica assorbendone le competenze in materia energetica, allo stato attribuita ad altri ministeri". Una struttura che sarà guidata da Cingolani, un fisico che dal primo settembre 2019 è responsabile dell'innovazione tecnologica di Leonardo s.p.a., e che dovrà presiedere anche "l'istituendo Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività concernenti la transizione ecologica", sempre annunciato stasera da Draghi.

Restano tuttavia con le vecchie competenze sia il ministero dello Sviluppo, affidato al leghista Giancarlo Giorgetti, sia quello delle Infrastrutture, che sarà guidato dal tecnico Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e presidente dell'Istat e ora presidente dell'Asvis, l'Agenzia italiana per lo Sviluppo sostenibile.

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