Estero

Biden rottama Trump, subito una raffica di decreti

Via il divieto di ingresso da alcuni Paesi a maggioranza musulmana, ritorno degli Usa nell'accordo di Parigi sul clima e altri ordini pronti

Joe Biden (keystone)
17 gennaio 2021
|

L'America attende con il fiato sospeso l'insediamento del suo 46mo presidente, in un clima di allarme senza precedenti per il rischio di nuovi disordini e proteste armate. E mentre Donald Trump passa il suo ultimo weekend alla Casa Bianca pensando al futuro e pianificando la difesa in caso di impeachment, Joe Biden si prepara al grande giorno e promette una partenza a razzo, con la firma di una raffica di decreti già nell'Inauguration Day, appena messo piede nello Studio Ovale.

L'obiettivo immediato è non solo quello di imprimere una svolta alla lotta alla pandemia e alla crisi da essa generata, ma anche quello di rottamare il più possibile l'eredità di quattro anni di trumpismo, ribaltando molte delle decisioni più controverse prese dal predecessore. Dunque, via il divieto di ingresso da alcuni Paesi a maggioranza musulmana, ritorno degli Usa nell'accordo di Parigi sul clima, proroga del blocco degli sfratti e dei pagamenti legati ai prestiti degli studenti universitari, obbligo di indossare la mascherina nelle proprietà federali e durante gli spostamenti da uno Stato all'altro degli Usa, ordine di riunire le famiglie di immigrati separate al confine col Messico. Sono in tutto una decina gli ordini esecutivi che dovrebbero vedere la luce al massimo entro dieci giorni dall'insediamento.

Biden promosso oggi dal 67% degli americani

"Ripristineremo quello che deve essere il vero ruolo di un presidente, un ruolo che sia appropriato e rispettoso della costituzione", ha spiegato Ron Klain, scelto da Biden come capo dello staff della Casa Bianca. "Queste azioni - ha aggiunto - cambieranno il corso della lotta al virus e di quella ai cambiamenti climatici, promuoveranno equità e sostegno alle comunità più disagiate, cominceranno a ricostruire la nostra economia". Gran parte degli americani sembra dare credito al nuovo presidente che - secondo un sondaggio di Washington Post/Abc - arriva al giuramento con un indice di gradimento elevato e con il 49% dei cittadini convinti che farà la cosa giusta per il futuro del Paese. Mentre il 67% promuove il modo in cui Biden ha gestito la pur difficilissima transizione.

L'impero di Trump rischia di fallire 

Crolla invece la popolarità di Trump, mai così bassa in quattro anni di presidenza, precipitata secondo il Pew Research Center al 29% dopo il tragico assalto al Congresso dl 6 gennaio. Il 54% degli americani pensa ora che The Donald dovrebbe essere rimosso dall'incarico prima della fine del suo mandato, il 20 gennaio. Ma oramai tale scenario è tramontato, e il presidente uscente, circondato dai suoi legali, si prepara ad affrontare il probabile processo in Senato. Ma anche a mettere a punto una strategia difensiva per il previsto affondo della magistratura su più fronti di indagine. Senza contare infine i problemi finanziari aggravati dalla pandemia e che rischiano di far crollare l'impero di famiglia, dagli hotel ai resort ai casinò, passando per i campi da golf.

Intanto, in attesa dell'Inauguration Day, la tensione è altissima in tutto il Paese. Washington somiglia sempre più a una zona di guerra, fortificata e militarizzata. Sono 9.500 i soldati della Guardia Nazionale finora dispiegati a sostegno delle forze dell'ordine, ma entro mercoledì si arriverà fino a 25 mila uomini. Sono almeno 19 gli Stati Usa che a loro volta hanno attivato la Guardia Nazionale a protezione delle sedi locali delle istituzioni.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE