Stati Uniti

Disordini al Congresso, 15 incriminati. ‘E non finisce qui’

Il procuratore federale di Washington preannuncia altri arresti e altre incriminazioni: ‘Al lavoro centinaia di agenti e procuratori’

Giustizia al lavoro (Keystone)
8 gennaio 2021
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Sono quindici le persone che dovranno rispondere delle accuse di violenza al Capitol Hill, fra cui l'uomo fotografato nell'ufficio di Nancy Pelosi, arrestato stamane. Lo rende noto il ministero della giustizia statunitense. «Possiamo annunciare procedimenti da parte della giustizia federale nei confronti di quindici persone», ha rivelato il procuratore federale di Washington Ken Kohl in occasione di un incontro con la stampa.

Tra le persone indagate c'è anche l'uomo trovato in possesso di undici molotov altamente infiammabili, rinvenute in una vettura nei pressi della sede del Congresso, come pure la persona che aveva sferrato un pugno a un agente al Capitol per farsi largo nonché un altro che era penetrato nel perimetro del Congresso con un'arma carica, puntualizza Kohl.

Richard Barnett, che si era introdotto nei locali della presidente della Camera dei rappresentanti e vi aveva lasciato un messaggio con insulti dovrà rispondere di 'irruzione violenta' nel perimetro del Congresso.

Kohl ha comunque già preannunciato altri arresti e altre incriminazioni: «Abbiamo letteralmente centinaia di procuratori e agenti che si stanno occupando della faccenda, dislocati in tre centri di comando, e attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7».

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