Estero

Giappone, sempre meno nascite a causa della pandemia

Lo segnala il ministero della Salute nipponico, rivelando un calo delle nascite del 5,1% tra gennaio e ottobre rispetto allo stesso periodo del 2019

Chissà cosa fanno in Giappone quando stanno a casa?
27 dicembre 2020
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Tokyo – La pandemia in Giappone incide sempre di più sulle decisioni delle coppie di iniziare una famiglia, accelerando ulteriormente il declino, già protratto nel tempo, della popolazione. Lo segnalano le statistiche del ministero della Salute nipponico, rivelando un calo delle nascite del 5,1% tra gennaio e ottobre rispetto allo stesso periodo del 2019.

In Giappone, di norma, le donne che scoprono di essere in attesa notificano le municipalità entro l'undicesima settimana dal concepimento per ricevere la modulistica dal comune. Dall'inizio dell'anno il ministero ha monitorato l'andamento delle segnalazioni per determinare l'effetto del Covid-19.

Nel dettaglio, in agosto, le poco più di 66.500 gravidanze riportate hanno mostrato una flessione del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, -1% in settembre, per poi mostrare un declino più pronunciato in ottobre, del 6,6%. In base ai dati governativi, la diminuzione delle nascite è andata espandendosi dopo l'annuncio dello stato di emergenza ad aprile, segnalando un crollo del 17,6% in maggio, del 5,7% in giugno, fino a scendere del 10,9% nel mese di luglio.

Le ultime rilevazioni dell'istituto di ricerca Dai-ichi Life segnalano che, se la tendenza al ribasso continuerà, le nascite in Giappone potrebbero attestarsi per la prima volta sotto le 800mila appena due anni dopo esser essere scese sotto 900mila. Numeri allarmanti condivisi dall'Istituto nazionale della popolazione - che anticipa come la decrescita degli abitanti si assesterà al di sotto dei 100 milioni entro il 2049, con quattro anni di anticipo rispetto alle precedenti stime. La progressiva diminuzione della popolazione in età lavorativa avrà un impatto rilevante sulla previdenza sociale e sulle pensioni: secondo gli analisti, affinché sia sostenibile il Welfare in Giappone, ogni anziano con più di 65 anni ha bisogno di due persone in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni.

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