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Natale blindato in Italia Scuola e sci dal 7 gennaio

Pubblicato il decreto. Cosa si può e non si può fare

(Keystone)
3 dicembre 2020
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Roma – Il governo blinda il Natale e va allo scontro con le Regioni imponendo il divieto di spostamento anche tra i Comuni per il 25 dicembre, Santo Stefano e Capodanno. «Abbiamo evitato il lockdown generalizzato – sintetizza all’ora di cena in una conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte – ma ora non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già a gennaio e non essere meno violenta della prima». È una misura «ingiustificata», rispondono i presidenti delle Regioni in rivolta. A loro avviso si crea una disparità di trattamento tra chi abita in una grande città e i milioni di italiani che vivono invece nei piccoli comuni.

La novità del nuovo Decreto del presidente del Consiglio italiano (Dpcm) è il ritorno della scuola in presenza dal 7 gennaio, al 100% per il primo ciclo, al 75% per le superiori. Inizialmente nella bozza del provvedimento inviata alle Regioni era prevista ancora una Didattica a distanza al 50% per i licei. Tramonta dunque l’ipotesi di un ritorno a scuola prima delle festività di Natale.

Ecco le altre principali misure del Dpcm che entrerà in vigore oggi:

. Spostamenti tra Regioni  Sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo i casi di lavoro, necessità e salute e per fare ritorno a residenza, domicilio o abitazione. Ci si potrà spostare da una regione all’altra quindi fino al 20 gennaio, tenendo conto delle attuali fasce di colore, il cui sistema viene mantenuto.

. Spostamenti tra Comuni  Vietati a Natale, il 26 e a Capodanno, salvo i casi di lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione.

. Cinema e teatri  Chiusi per tutte le festività.

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