Estero

Addio a Maradona, ora riposa accanto ai genitori

Intanto si fa udire il fruscio delle carte bollate degli avvocati che si preparano a confrontarsi sulla divisione dell'eredità

Il feretro di Maradona (Keystone)
27 novembre 2020
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Le spoglie di Diego Armando Maradona riposano ormai nella quiete del 'Jardin de Bella Vista', alla periferia di Buenos Aires. Ma quella calma che lo ha riunito al padre Don Diego e alla madre Doña Tota, è solo apparente. Sono due gli elementi, forse collegati fra loro, che fanno pensare che del 'Diez' si parlerà nei mesi a venire, e non solo per ricordare la sua leggenda: i sospetti di gravi carenze nelle modalità di assistenza nelle ore precedenti al decesso e il destino che potrebbe avere l'eredità da lui lasciata. Tra polemiche e dubbi rinfocolati anche da notizie - mai confermate - di volontà del Pibe de oro non rispettate, forse per la fretta di seppellirlo. Come l'ipotesi di una lettera in cui Maradona avrebbe lasciato detto di voler essere imbalsamato. Volontà che, se fosse vera, non è stata rispettata dalla famiglia che, dopo la chiusura della camera ardente alla Casa Rosada, l'ha accompagnato in un mesto corteo funebre al cimitero dove sono sepolti i genitori.

Mentre spunta anche una testimonianza, destinata a fare discutere e già all'esame di un procuratore, dell'infermiera di turno nella casa del Pibe de oro: "Ho sentito rumori all'interno della stanza alle 7.30" ma "non sono entrata a controllare", ha detto la donna aggiungendo di essere stata poi "obbligata" a scrivere in un rapporto che quella mattina aveva controllato Diego, quando in realtà lo aveva lasciato riposare. Si avverte insomma una tensione, che non è più quella della piazza, dei 'fanaticos' che per dolore o rabbia di non poter dare l'estremo saluto al loro idolo si sono scontrati con la polizia vicino alla Casa Rosada dove era allestita la camera ardente.

A caccia dei beni accumulati

Questa tensione è quella dei tribunali dove i magistrati esaminano le testimonianze, spesso contraddittorie, di parenti, infermieri, psicologi, assistenti e legali sullo stato di salute di Maradona. E poi il fruscio delle carte bollate degli avvocati che si preparano a confrontarsi per la divisione dell'eredità. Nessuno può sostenere oggi di conoscere con l'esattezza l'ammontare dei beni accumulati dal 'Pelusa' in 40 anni di carriera. Molto denaro è entrato, e molto ne è uscito. Molte proprietà sono state acquisite, altre sono passate di mano. Basti pensare in quanti Paesi Maradona ha vissuto (Argentina, Spagna, Italia, Cuba, Dubai, Messico, Bielorussia, tanto per citarne solo alcuni) per capire quanto possa essere difficile la determinazione del patrimonio eventualmente da spartire.

Milioni, tanti milioni. E auto

C'è un portale specializzato, 'Celebrity Net Worth', che si è arrischiato a sostenere che nella sua lunga carriera Maradona avrebbe accumulato una fortuna di circa 500 milioni di dollari. Per altri siti abituati a occuparsi di 'ricchi e famosi', però, dopo gli andirivieni della sua turbolenta vita, il patrimonio disponibile dovrebbe essere fra i 75 e i 100 milioni di dollari. Fra i beni ci sono proprietà immobiliari in Argentina, e una a Cuba. Poi quattro lussuose automobili a Buenos Aires, due che lo aspettavano a Dubai (Rolls Royce Ghost e Bmw i8), e perfino un veicolo anfibio in Bielorussia, insieme a un anello di brillanti del valore di 300'000 euro.

Donne, tante donne. E figli 

E chi saranno i partecipanti al festino, per citare solo i principali? In prima fila la prima moglie, da cui ha divorziato, Claudia Villafañe, e le due figlie, Dalma e Giannina. Con la famiglia originaria Diego era ai ferri corti e impegnato in una battaglia legale anche per una presunta "sottrazione illecita" di 458 oggetti legati alla sua attività calcistica. Ma la 'famiglia' di Maradona non finisce qui. Esistono altre tre donne identificate (l'italiana Cristiana Sinagra, madre di Diego Maradona jr., Valeria Sabalain con la figlia Jana Maradona, e Veronica Ojeda, con il figlio Diego Fernando Maradona). Ma anche due ignote donne cubane, che gli avrebbero dato tre figli, per i quali è in atto il processo di riconoscimento.

Col tempo, se ne può essere certi, appariranno altri protagonisti. Fra questi, Rocío Oliva, l'ultima fidanzata per cinque anni dell'ex calciatore, che ieri ha pianto davanti alle telecamere lamentandosi per il 'niet' al suo ingresso nella camera ardente di Diego, pronunciato dalla ex moglie Claudia Villafañe.

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