Estero

Ucciso il capo del programma nucleare, Iran accusa Israele

Agguato in pieno giorno alla periferia di Teheran. Fakhrizadeh era nel mirino del Mossad. Il ministro degli esteri Zarif: ‘Seri indizi, sarà vendetta’.

(Keystone)
27 novembre 2020
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Teheran – Prima un'esplosione per bloccarne la fuga, poi un conflitto a fuoco con le sue guardie del corpo. È stato ucciso in un agguato in pieno giorno alla periferia di Teheran uno degli scienziati di punta del programma nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh. Un assassinio che la Repubblica islamica ha definito "terrorismo di stato", promettendo una "vendetta terribile" e puntando subito il dito verso Israele, che in passato non aveva nascosto di considerarlo un nemico di primo piano, ma oggi non commenta l'accaduto.

"Ricordate questo nome: Fakhrizadeh", aveva scandito il premier Benjamin Netanyahu nel 2018, rivelando i dettagli di un presunto archivio segreto del programma scientifico per arrivare all'ordigno nucleare, sempre negato da Teheran. Per gli 007 israeliani e americani, sarebbe stato "il padre del progetto della bomba atomica iraniana". Oggi è stato freddato ad Absard, nei pressi di Damavand, a nord-est di Teheran.

‘Atto di codardia’

Nelle immagini diffuse dai media locali, la sua auto appare abbandonata sul ciglio della strada, crivellata di colpi. Inutile è stata la corsa in ospedale per cercare di salvarlo. Secondo la Fars, agenzia vicina ai Pasdaran, nell'agguato sono rimasti colpiti anche alcuni suoi accompagnatori, oltre ad almeno tre assalitori. Non ci sono però al momento conferme ufficiali di altre vittime.

"Dei terroristi hanno ucciso oggi un eminente scienziato iraniano. Questo atto di codardia - con serie indicazioni di un ruolo israeliano - mostra il disperato spirito guerrafondaio dei responsabili", accusa a caldo il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, l'uomo della diplomazia e architetto dell'accordo sul nucleare del 2015 (Jcpoa), che Teheran spera di rilanciare con un possibile ritorno degli Usa sotto l'amministrazione di Joe Biden. "L'Iran - ha scritto Zarif su Twitter - invita la comunità internazionale, e in particolare l'Ue - a porre fine ai suoi vergognosi doppi standard e a condannare questo atto come terrorismo di stato". È stato "un colpo amaro e pesante", ha ammesso il capo di stato maggiore delle forze armate, generale Mohammad Bagheri, promettendo che le forze di sicurezza "non avranno pace finché non avranno inseguito e punito" i colpevoli.

Non è il primo scienziato ucciso

Considerato tra i massimi responsabili del programma nucleare della Repubblica islamica, già al vertice del Centro nazionale di ricerca di fisica, Fakhrizadeh ha ricoperto da ultimo la carica di capo del dipartimento per la ricerca e l'innovazione del ministero della Difesa. Da tempo era al centro di sospetti per il suo ruolo di responsabile del programma Amad (Speranza), che secondo i servizi di intelligence di Usa e Israele sarebbe stato legato a studi segreti dell'Iran per sviluppare ordigni nucleari.

Per l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il programma è però ormai abbandonato da un ventennio e non ci sono prove che oggi Teheran sita cercando di ottenere l'atomica. Ma da quando gli Usa hanno abbandonato il Jcpoa, le sue riserve di uranio a basso arricciamento sono aumentate di almeno 12 volte oltre i limiti ammessi dall'intesa, facendo temere futuri utilizzi al di fuori del nucleare civile.

Tra il 2010 e il 2012, almeno 4 scienziati iraniani erano stati uccisi in attacchi che Teheran aveva attributo a Israele. E in passato, lo stesso Fakhrizadeh sarebbe riuscito a sfuggire a un tentativo di assassinio del Mossad. Fino all'agguato di oggi, che rischia di riaccendere la miccia delle tensioni in Medio Oriente, rimescolando le carte a meno di due mesi dal cambio della guardia alla Casa Bianca. 

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