Estero

Russia, avvelenamento Navalny, nessuna collaborazione

Il Dipartimento investigativo si rifiuta d'indagare sul caso dell'oppositore al presidente Putin vittima di un tentativo di uccisione

19 novembre 2020
|

Il Dipartimento investigativo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) si è rifiutato di aprire un'inchiesta penale sul sospetto avvelenamento del rivale numero uno di Vladimir Putin, Alexiei Navalny, come chiesto dagli attivisti del Fondo Anticorruzione del dissidente. I legali del Fondo Anticorruzione, riferisce la testata online Meduza, avevano chiesto all'Fsb di lanciare un'inchiesta penale per "sviluppo e produzione di armi chimiche" in base al fatto che gli esperti dell'Opac hanno confermato la presenza su Navalny della neurotossina Novichok, sviluppata in epoca sovietica. I servizi di sicurezza russi - stando al Fondo - hanno però risposto che a loro parere non ci sono le basi per aprire un'inchiesta.

Navalny è collassato a bordo di un aereo che volava da Tomsk a Mosca costringendo i piloti a un atterraggio di emergenza a Omsk, dove è stato inizialmente ricoverato prima di essere trasferito in una clinica di Berlino. Le autorità russe dicono di non aver trovato tracce di tossine nelle analisi effettuate su Navalny. Laboratori di Francia, Germania, Svezia e gli esperti dell'Opac dichiarano invece di aver trovato tracce di Novichok. L'oppositore accusa il presidente russo Vladimir Putin per il malore che ha fatto a lungo temere per la sua vita. L'oppositore accusa il presidente russo Vladimir Putin per il malore che ha fatto a lungo temere per la sua vita.
 
 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE