Francia

Francia, Macron: ‘Cambiamo Schengen per combattere il terrorismo’

Il presidente francese ha ricevuto il cancelliere austriaco Kurz per un minivertice sul tema. A distanza, hanno partecipato Merkel, Michels e Von der Leyen

Kurz e Macron (foto Keystone)
10 novembre 2020
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"Il terrorismo, da Parigi a Bruxelles, passando da Berlino, Vienna, Barcellona, Copenaghen, è una realtà europea alla quale dobbiamo dare una risposta": queste le parole di Emmanuel Macron, che oggi pomeriggio ha ricevuto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e, in videoconferenza con lui, ha dato vita a un minivertice sulla risposta europea all'offensiva del terrorismo.

A distanza, presenti anche Angela Merkel e, da Bruxelles, Charles Michels e Ursula von der Leyen.

La risposta: riformare lo spazio Schengen

La risposta invocata dal presidente francese è "una risposta comune, coordinata e rapida" dei paesi europei, accompagnata da una "riforma dello spazio Schengen". La risposta europea, ha aggiunto Macron, deve ruotare attorno allo "sviluppo delle banche dati comuni, dello scambio d'informazioni e del rafforzamento delle politiche penali", oltre che a una "applicazione completa e rigorosa dell'arsenale di misure" di cui l'Europa già si è dotata: "qualsiasi buco nella sicurezza alle nostre frontiere esterne - ha aggiunto - o in uno degli Stati membri rappresenta un rischio per la sicurezza degli altri Stati".

Serve poi il "completamento" del varo del dispositivo Pnr (Passenger name record): "È essenziale - ha sottolineato il capo dell'Eliseo - che questo dispositivo sia pienamente in funzione con database rapidamente collegati fra loro".

Con il cancelliere austriaco, che ha ricevuto per un pranzo di lavoro, il presidente francese si è poi collegato in videoconferenza con la cancelliera tedesca, con il presidente del Consiglio europeo e la presidente della Commissione europea. Insieme hanno parlato della "lotta determinata contro la propaganda terrorista e l'odio sul web": "Internet - ha detto Macron - è uno spazio di libertà, come i nostri social. Ma questa libertà esiste soltanto se c'è sicurezza e se non diventa il rifugio di chi calpesta i nostri valori o cerca d'indottrinare con ideologie mortifere".

Proposte di lotta formalizzate entro il 10 dicembre

L'operazione di mobilitazione degli europei contro il terrorismo islamista che Macron ha voluto lanciare oggi prenderà forma con alcune proposte che saranno formalizzate e presentate il 10 dicembre al Consiglio europeo con l'obiettivo di realizzarle "sotto presidenza francese" nel primo semestre 2022.

Macron ha insistito sulla "rifondazione" di Schengen e sulla creazione di "un nuovo Consiglio di sicurezza interno che valuterà e sanzionerà gli Stati che non proteggono sufficientemente le frontiere europee", secondo il sottosegretario agli affari europei Clément Beaune.

La cancelliera Angela Merkel ha insistito sul fatto che "non si tratta di una guerra dell'islam contro la cristianità ma della necessità di un modello di società democratica di combattere comportamenti terroristici e antidemocratici".

Kurz ha parlato delle "migliaia di combattenti terroristi stranieri sopravvissuti alla guerra in Siria, in Iraq e rientrati, ma anche quelli che non sono riusciti a partire": "Molti di loro - ha detto il cancelliere austriaco - sono in carcere. Alcuni sono già stati liberati e la triste verità è che parecchi ne saranno liberati nei prossimi anni. Si tratta di vere bombe a orologeria e se vogliamo proteggere tutta la nostra libertà, dobbiamo ridurre la libertà di queste persone".

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