Stati Uniti

'Sarò il presidente di tutti e cercherò di unire non dividere'

Alle due di notte (in Svizzera) il neo presidente Usa Joe Biden si è rivolto agli americani nel suo primo discorso. Kamala Harris, prima donna vice

L'America che festeggia (Keystone)
8 novembre 2020
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Erano le due di notte in Svizzera quando Joe Biden, neo eletto presidente degli Stati Uniti, ha lanciato un messaggio forte di unità nel suo discorso della vittoria."Lasciamo che questa cupa era di demonizzazione negli Usa cominci a finire, qui e ora", ha scandito. E ancora: "è tempo di riconciliarsi" e di guarire le ferite del Paese, dal "razzismo sistemico" alla pandemia. Ad ascoltarlo e acclamarlo in una serata mite alcune migliaia di fan con mascherina, ma questa volta senza distanziamento sociale, nel parcheggio del Chase center della sua Wilmington, il quartier generale della campagna.

"Miei concittadini, il popolo di questa nazione ha parlato e ci ha consegnato una vittoria chiara e convincente, una vittoria per we the people", ha esordito citando la Costituzione americana e ricordando che questo ticket democratico è il più votato della storia con 74 milioni di schede. Poi è andato dritto al messaggio: "Ho corso come democratico ma sarò il presidente di tutti, un presidente che non cerca di dividere ma di unire. Non ci sono Stati rossi e Stati blu ma gli Stati uniti d'America". Biden ha citato solo una volta Donald Trump, quando ha detto di capire il disappunto di chi lo ha votato e ricorda di aver perso anche lui due volte la corsa per la Casa Bianca.

Nella serata del trionfo ha poi approfittato per lanciare un appello a mettere da parte la "dura retorica", ad "abbassare la temperatura", a "guardarci e ascoltarci reciprocamente", "smettendo di trattare i nostri oppositori come nemici". E a lavorare tutti insieme, "democratici, repubblicani, indipendenti, progressisti, moderati, conservatori, giovani e vecchi, cittadini metropolitani e delle aree rurali o suburbane, gay, eterosessuali e transgender, bianchi, latinos, asiatici, nativi americani". E specialmente gli afroamericani che lo hanno sostenuto nel momento più basso della sua campagna.

Poi si è concesso qualche omaggio. Prima alla moglie Jill, alla loro figlia Ashley, al figlio Hunter e Beau (morto di cancro), a tutti i nipoti con le loro famiglie. Poi a Kamala Harris, "che ha fatto la storia come prima donna vice", e a suo marito Doug, dando loro il benvenuto nella sua famiglia come "Bidens onorari". Infine, i volontari della campagna, prima di elencare le priorità del suo governo, dalla lotta al virus all'economia, dalla sanità al razzismo e al clima.

Kamala Harris, la prima donna alla vice presidenza

A introdurre Biden è stata la Harris, vestita tutta di bianco, forse un omaggio alle suffragette e alla loro battaglia per il voto femminile, che ha ricordato nel suo intervento. "La democrazia non è una cosa garantita per sempre", ha iniziato il suo intervento, citando il leader della lotta per i diritti civili John Lewis. "Col vostro voto avete mandato un messaggio chiaro, avete scelto la speranza, l'unità, la decenza, la scienza e la verità", ha proseguito, insistendo anche lei sulla necessità di unità. Ma il passaggio più applaudito è stato quando ha ricordato di essere arrivata alla vicepresidenza "sulle spalle" di tutte le donne che hanno combattuto per il diritto di voto. "Joe ha avuto l'audacia di rompere una delle maggiori barriere nel nostro Paese, ma se sarò la prima donna in questo incarico non sarò l'ultima", ha promesso, celebrando l'America come il paese "delle possibilità", del "sogno con ambizione".

Finale con tutte le due famiglie sul palco e fuochi d'artificio che hanno riprodotto i nomi di Biden come 46esimo presidente eletto e quello della Harris come "Vp elected", con la mappa degli Usa e il brano musicale "Simply the best". "Joe Joe", Us, Us" il grido che si è levato dalla folla.

Un gruppo di scienziati contro il Covid-19

Joe Biden ha pure annunciato che lunedì nominerà un gruppo di scienziati ed esperti come consiglieri della fase di transizione per tradurre in azione il suo piano contro la pandemia a partire dal 20 gennaio, giorno del suo insediamento. "Il piano sarà fondato sulla scienza e sarà costruito con compassione, empatia e premura", ha detto, assicurando che non risparmierà alcuno sforzo per mettere sotto controllo questa pandemia".

Il presidente eletto degli Stati Uniti una volta insediato alla Casa Bianca ha inoltre in programma di firmare immediatamente una serie di decreti per rovesciare alcune delle decisioni prese dal presidente uscente Donald Trump. Lo riporta il Washington Post. Tra le misure il rientro degli Usa nell'accordo di Parigi sul clima e nell'Organizzazione mondiale della sanità. Abolirà poi il bando sull'immigrazione dai Paesi musulmani e ripristinerà il programma per la protezione dei Dreamer.

Trump non indietreggia

E mentre da alcuni leader mondiali, a cominciare dalla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, arrivano auguri e saluti, Donald Trump non ha avuto alcuna comunicazione con Joe Biden da quando l'ex vicepresidente ha vinto le elezioni. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Trump non ha concesso ancora la vittoria a Biden e, secondo quanto dichiarato dal suo legale Rudy Giuliani, non è intenzionato a farlo. Anzi, rivendica i suoi 71 milioni di voti "legali".

 

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