Sono 16mila i roghi censiti da inizio anno nella regione umida più grande del pianeta. Ben 5'900 quelli registrati da inizio settembre
Il Pantanal brasiliano, una vasta pianura allagata situata nella parte occidentale del Paese, ha registrato finora 16'000 incendi nel 2020, che è diventato l'anno più colpito dai roghi per il prezioso bioma. Secondo i dati dell'Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe), i 16'000 incendi avvenuti tra il 1° gennaio e il 21 settembre di quest'anno, che hanno devastato oltre 2 milioni di ettari, superano già di gran lunga i 12'500 registrati in tutto il 2002, anno da record di roghi nella regione, che è la zona umida più grande del mondo. Solo nei primi 21 giorni di settembre si sono verificati 5'900 incendi nel Pantanal, dove l'intensità delle fiamme e la velocità della loro propagazione sono diminuite ieri grazie alle piogge, le prime dopo mesi di grave siccità.
L'entità della tragedia è motivo di preoccupazione sia per le organizzazioni ambientaliste, sia per il parlamento, che ha inviato una commissione per monitorare la situazione in particolare negli Stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul.