Estero

Trump, 'Portland un caos, fare pulizia o lo farò io'

Il tycoon su twitter torna a invocare il pugno duro sulle proteste nella città in cui negli scontri è stato ucciso un attivista di estrema

Portland, lo scenario degli ultimi scontri (Keystone)
31 agosto 2020
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"A Portland c'è il caos, ed è così da molti anni. Se questo zimbello di sindaco non farà pulizia andremo lì e lo faremo noi per loro": così Donald Trump su twitter torna a invocare il pugno duro sulle proteste nella città in cui negli scontri è stato ucciso un attivista di estrema destra sostenitore del tycoon.

Il presidente Usa conferma anche la sua visita a Kenosha, la città del Wisconsin in cui è stato ferito Jacob Blake, per incontrare le forze dell'ordine.

"I sindaci e i governatori della sinistra radicale guidano città in balia di una folle violenza - prosegue Trump - e hanno perso il controllo del loro 'Movimento'". "Gli anarchici e i sobillatori hanno preso la mano e non ascoltano nessuno, e hanno costretto Slow Joe a uscire fuori dal suo sottoscala", conclude il tycoon riferendosi alla ripresa della campagna elettorale in persona da parte di Joe Biden.

Biden, Trump si sente debole e fomenta la violenza

"Donald Trump ha fomentato la violenza nelle città americane. Lo fa perché è debole": lo ha detto Joe Biden parlando in Pennsylvania dove è ripartita in queste ore la sua campagna elettorale in persona.

"Altro che 'law and order', Donald Trump è il presidente del caos e ormai da tempo ha rinunciato alla leadership morale del Paese. Non può fermare le violenze perché è lui ad alimentarle", ha detto Biden.

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