Estero

Colombia, arresti domiciliari per l'ex presidente Alvaro Uribe

La Corte suprema di Bogotà ha ordinato il provvedimento. Il 68enne è accusato di subornazione di testimoni

5 agosto 2020
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In una decisione senza precedenti nella storia della Colombia, la Corte suprema di Bogotà ha ordinato gli arresti domiciliari per l'ex presidente Alvaro Uribe, accusato di subornazione di testimoni. Una vicenda che ha suscitato grande impatto nell'opinione pubblica colombiana, in quanto colpisce il leader politico nazionale più influente degli ultimi 20 anni, mentore dell'attuale presidente Ivan Duque, che è tornato a difendere il suo predecessore invocando una riforma della giustizia. 

L'autogol del 2017

La decisione della Corte suprema, giustificata dai giudici con l'esistenza di un possibile pericolo di ostruzione della giustizia, è l'ultimo capitolo di una iniziativa giudiziaria promossa dallo stesso Uribe, che nel 2017 presentò una denuncia contro un leader della sinistra, Iván Cepeda, accusandolo di aver tentato di corrompere paramilitari in carcere per testimoniare contro di lui. Sul caso, la Corte suprema non solo determinò un non luogo a procedere nei confronti di Cepeda, ma raccolse elementi che la spinsero a rivolgere l'accusa di subornazione di testimoni contro lo stesso Uribe. "La privazione della mia libertà mi causa una profonda tristezza per mia moglie, per la mia famiglia e per i colombiani che credono ancora che io abbia fatto qualcosa di buono per la mia patria", ha twittato martedì l'ex capo dello Stato, anticipando la notizia ufficiale dell'ordine di arresti domiciliari. In risposta alla decisione giudiziaria, il partito di Uribe del Centro democratico (destra) si è mobilitato dentro e fuori il Parlamento a sostegno del suo leader con iniziative che hanno scatenato ulteriori polemiche, come quella della senatrice Paola Holguín che ha inviato un audio per chiedere aiuto alla 'riserva attiva' militare colombiana, messaggio interpretato da molti come un'incitazione ad un intervento militare contro la Corte suprema.

C'è preoccupazione sulle conseguenze della vicenda sulla salute di Uribe: oggi un'ambulanza con personale medico in tute di biosicurezza è arrivata nella tenuta di El Uberrimo, dove l'ex presidente sta scontando i domiciliari. L'emittente colombiana Blu Radio ha raccolto testimonianze dei vicini secondo cui l'ex presidente non sarebbe in buona salute, ma non ci sono conferme ufficiali.

L'attuale presidente critica la Corte suprema

Il presidente Ivan Duque, che da giorni esprime parole in difesa di Uribe, ha criticato la decisione della Corte suprema, affermando che l'ex presidente dovrebbe avere la possibilità di difendersi in libertà e sottolineando il bisogno di una riforma della giustizia.

"Esiste un grande consenso nazionale tra i settori politici, i partiti, il ramo giudiziario, che hanno espresso la necessità di una riforma della giustizia per correggere i difetti, una giustizia più vicina al cittadino, che dia fiducia ai colombiani e che garantisca l'esercizio della difesa e che consenta al cittadino di esercitarla in libertà", ha dichiarato.

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