Dopo la conversione della basilica di Istanbul, Erdogan inaugura una nuova moschea
Quattro giorni dopo la prima preghiera a Santa Sofia a Istanbul, dopo la riconversione da museo in moschea dell'ex basilica cristiana, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha partecipato questo pomeriggio in videoconferenza alla riapertura di un'altra Santa Sofia moschea a Trebisonda, sul mar Nero. Anche questa un'antica chiesa poi trasformata in luogo di culto islamico e successivamente in museo, dal 2013 era tornata a essere una moschea ma è poi stata chiusa per lavori di restauro. La sua nuova apertura avviene parallelamente al completamento dei lavori al monastero ortodosso di Sumela nella stessa provincia, anch'esso tornato accessibile dopo oltre quattro anni di restauri, mirati tra l'altro alla messa in sicurezza della suggestiva roccia su cui si inerpica l'edificio. "Se fossimo una nazione che prende di mira i simboli delle altre fedi, al posto del sito del monastero di Sumela, che c'è da cinque secoli (dopo la conquista ottomana, ndr), avremmo altro", ha detto Erdogan, replicando alle critiche giunte dal mondo ortodosso per la riconversione di Santa Sofia a Istanbul.