Estero

Torture su bimbi in dirette web, indagati 17enni in Piemonte

Nel deep web assistevano a violenze e torture praticate da adulti su minori, interagendo con i protagonisti e richiedendo sevizie sui corpi dei bambini

i luoghi segreti online, definiti 'red rooms', si troverebbero probabilmente nel Sud Est asiatico (Depositphotos)
15 luglio 2020
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Sono riusciti ad accedere pagando in criptovalute a siti nascosti nel deep web e qui assistevano a violenze sessuali e torture praticate in diretta da adulti su minori, interagendo con i protagonisti delle stesse violenze e richiedendo sevizie sui corpi dei bambini.

È quanto accertato dai carabinieri di Siena. In una chat alcuni giovanissimi di tutta Italia diffondevano materiale pedopornografico e razzista. I militari sono riusciti a risalire a due 17enni, un ragazzo e una ragazza ex compagni di scuola residenti in Piemonte e denunciati per pedopornografia e istigazione a delinquere.

Erano terribili, e arrivavano fino alle amputazioni - secondo quanto ricostruito dai carabinieri - le sevizie sui bambini chieste dagli spettatori di video live ai quali si poteva assistere e interagire accedendo a pagamento in siti Internet criptati. Secondo le indagini che hanno portato alla denuncia dei due 17enni piemontesi che avrebbero partecipato via web alle violenze, i luoghi segreti online, definiti 'red rooms', sarebbero in realtà "verosimilmente nel Sud Est asiatico", riferiscono gli investigatori.

Le indagini, coordinate dal procuratore minorile di Firenze Antonio Sangermano, hanno portato oggi a effettuare perquisizioni in cui sono stati sequestrati agli indagati cellulari, computer, tablet, chiavette usb e memorie esterne.

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