Estero

Coronavirus: Oms, troppi paesi ora si scordano dell'emergenza

Per il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità il virus deve continuare ad essere trattato come il 'nemico pubblico numero uno'

In India (Keystone)
13 luglio 2020
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"Voglio essere schietto, troppi paesi vanno verso la direzione sbagliata". Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing con la stampa. "Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l'azione di molti governi e persone non lo riflette", ha spiegato.

"L'unico obiettivo del virus è trovare persone da infettare. Messaggi ambigui dei leader stanno minando l'elemento cruciale di ogni azione: la fiducia", ha aggiunto. "Non ci sarà un ritorno alla normalità nell'immediato futuro. Ma c'è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite", ha sottolineato il direttore generale dell'Oms.

"Si può fare e deve essere fatto. L'ho già detto in passato e continuerò a dirlo: non importa dove un Paese si trovi sulla curva epidemiologica, non è mai troppo tardi per agire".

Occhio ai luoghi affollati

"Se la gente continua a frequentare luoghi affollati senza prendere le precauzioni necessarie, la trasmissione della malattia continuerà", ha sottolineato il direttore esecutivo dell'Organizzazione mondiale della sanità Micheal Ryan, aggiungendo che i governi devono essere chiari e rendere più facile per i cittadini seguire le necessarie regole.

"Non posso che ribadirlo: i Paesi che hanno messo in campo un'architettura di vigilanza durante il lockdown stanno ottenendo un relativo successo nella soppressione del virus", ha rimarcato ancora, aggiungendo che "credere che magicamente avremo il vaccino perfetto cui tutti avranno accesso non è realistico".

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