Estero

Hong Kong: migliaia in piazza, almeno 80 arresti

Alta tensione al raduno a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina

(foto: Keystone)
1 luglio 2020
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Sono ormai migliaia i manifestanti che a Hong Kong si sono radunati a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina: la tensione è salita al punto che la polizia è ritornata a usare i cannoni ad acqua, le cartucce urticanti (a Lane Crawford) e i proiettili di gomma per disperdere la folla.

Gli arresti eseguiti sono più di 80, secondo quanto comunicato dalle forze dell'ordine sui social media. Un agente è stato ferito con un "oggetto affilato" mentre cercava di arrestare alcuni dimostranti.

Ue: essenziale proteggere diritti e libertà a Hong Kong

L'Unione europea "ritiene essenziale che i diritti e le libertà esistenti dei residenti di Hong Kong siano pienamente tutelati" e ribadisce le sue "gravi preoccupazioni per la legge sulla sicurezza nazionale". Lo riferisce in una nota l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell a nome della Ue.

L'Ue "attribuisce grande importanza al mantenimento dell'alto grado di autonomia di Hong Kong, in linea con la Legge fondamentale e con gli impegni internazionali, nonché al rispetto di questo principio", prosegue la nota.

L'Unione europea teme che la legge rischi di compromettere gravemente l'elevato grado di autonomia di Hong Kong e di avere un effetto dannoso sull'indipendenza della magistratura e sullo stato di diritto.

Entrambi questi principi rimangono essenziali per la costante stabilità e prosperità di Hong Kong e sono quindi di vitale interesse per l'Unione europea e la comunità internazionale", prosegue Borrell, ricordando il principio "un paese, due sistemi".

L'Unione europea "esorta dunque la Cina a evitare qualsiasi atto che metta in pericolo l'autonomia di Hong Kong in campo giuridico, anche in termini di diritti umani", prosegue la nota.

L'Unione europea sta "valutando le implicazioni di tale legge e continuerà a sollevare preoccupazioni nel suo dialogo con la Cina. Continuerà a seguire da vicino gli sviluppi, anche nel contesto delle imminenti elezioni del Consiglio legislativo del 6 settembre, che devono procedere come previsto e in un ambiente favorevole all'esercizio dei diritti e delle libertà democratici sanciti dalla Legge fondamentale", conclude l'Alto rappresentante Ue.

 

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