Estero

Confessa tredici omicidi, evita la pena di morte

il 'killer del Golden State' apre il sacco davanti ai giudici e si 'salva' con undici ergastoli

30 giugno 2020
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Si è dichiarato colpevole di 13 omicidi Joseph James DeAngelo, "il killer del Golden State" che ha terrorizzato la California per oltre 20 anni anche con stupri e rapine. L'ex agente di polizia, oggi 74enne, era stato arrestato nel 2018. Fino ad ora era rimasto in silenzio ma ha deciso di parlare nell'ambito di un accordo con l'accusa per evitare la pena di morte che sarà sostituita con 11 ergastoli, senza possibilità di remissione della pena.

L'ex veterano della guerra in Vietnam è apparso in tribunale sulla sedia a rotelle e con la tuta arancione. Gli vengono attributi un centinaio di brutali omicidi e 50 stupri commessi tra il 1975 e il 1986. L'età delle sue vittime variava dai 14 ai 41 anni. Agiva soprattutto nei dintorni di Sacramento. Faceva irruzione nelle abitazioni delle vittime di notte, a volte quando la casa era vuota, nascondendosi e preparandosi. Ad incastrarlo è stato il Dna sulla scena dei crimini.

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