Estero

Coronavirus, oltre 7 milioni i contagiati nel mondo

Boom di casi nelle ultime 24 ore in America Latina, dove davanti a tutti c'è sempre il Brasile (che sospende la comunicazione ufficiale dei dati)

Non è tempo di abbassare la guardia (Keystone)
8 giugno 2020
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Ha superato quota 7 milioni (7'006'436) il numero dei contagi da coronavirus accertati in tutto il mondo, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. Il numero totale delle vittime è di 402.699. Il Paese che registra i numeri della pandemia più alti in termini assoluti restano gli Stati Uniti con quasi 2 milioni (1'940'468) di casi e 110'503 morti, seguiti da Brasile (691'758 contagi e 36'455 decessi) e Regno Unito (287'621 e 40'625).

Mrcato aumento in America Latina

I contagi della pandemia da coronavirus hanno subìto un marcato aumento in America Latina, aumentando nelle ultime 24 ore di 82'526 unità, portando il totale a 1'320'823 casi. In crescita anche i morti, a 65'585 (+1'488), con l'avvertenza che il Cile ha sommato da oggi al suo totale (2'190) anche 653 decessi finora considerati 'associabili al Covid-19'. Fra le polemiche per la sospensione da parte del ministero della Sanità della comunicazione ufficiale dei casi totali dall'inizio della pandemia, il Brasile guida la classifica ufficiosa sia dei contagiati, che sono 691'758 (+18'912), sia dei morti, a 36'455 (+525). Da rilevare che queste cifre, fornite dalle autorità brasiliane negli ultimi due giorni, sono inferiori a quelle precedenti. Al secondo posto sempre il Perù che continua ad avere una forte crescita dei casi di contagio a 196'515 (+4'700) e minore di morti, che sono 5'465. Segue il Cile, che pure ha avuto un forte incremento di contagiati a 134'150 (+6'400) e anche di vittime giunte a 2'190 (+650).

Fra i Paesi latinoamericani con più di 5'000 contagi vi sono Messico (117'103 e 13'699), Ecuador (43'120 e 3'621), Colombia (38'149 e 1'265), Repubblica Dominicana (19'195 e 536), Argentina (22'020 e 656), Panama (16'004 e 386), Bolivia (13'358 e 454), Guatemala (6'792 e 230) e Honduras (6'155 e 250).

Nuove misure da oggi nel Regno Unito

Entrano in vigore oggi nel Regno Unito le nuove regole sulla quarantena di 14 giorni obbligatoria per chi entra nel paese. Si tratta in sostanza di un periodo di auto-isolamento: a chi arriva in aereo, nave o treno - cittadini britannici compresi - dovrà fornire un indirizzo presso il quale intende trascorrere il periodo di isolamento e le multe per le violazioni arrivano fino a mille sterline, ricorda la Bbc. Il ministro britannico dell'Interno Priti Patel ha spiegato che la misura è pensata per «impedire una seconda ondata» di coronavirus. Non sono però mancate le critiche per le nuove regole, da alcuni settori industriami in particolare, ma da un certo numero di parlamentari conservatori. Il Governo ha difende la sua decisione e Patel ha infatti sottolineato che si tratta di misure «proporzionate» adottate «al momento giusto». I dati scientifici «sono chiari», ha aggiunto, «se limitiamo il rischio di nuovi casi portati dall'estero possiamo fermare una devastante seconda ondata».

 
 

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