Estero

Contro il coronavirus c'è la 'famotidina'

Uno studio ha dimostrato che il farmaco, usato per lo stomaco, può avere effetti positivi sui pazienti affetti da Covid-19

Ricerche in corso (Ti-Press)
5 giugno 2020
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È un nuovo studio su un numero limitato di persone, ma è il secondo a osservare miglioramenti significativi e rapidi in pazienti colpiti dal Covid-19 che prendono il comunissimo farmaco per lo stomaco a base di 'famotidina'. Dieci pazienti tra i 23 e i 71 anni, tutti colpiti dall'infezione da Sars-Cov-2, che si curavano a casa, hanno preso parte a un mini-trial condotto da medici del Northwell Health di New York: nove di loro hanno iniziato a prendere famotidina entro i primi 10 giorni dalla comparsa di sintomi come la tosse, solo uno ha iniziato la cura dopo più di 20 giorni. Tutti i malati - si legge nel rapporto pubblicato sulla rivista medica 'Gut' - «hanno notato un rapido miglioramento delle loro condizioni. Addirittura solo 24-48 ore dalla assunzione del farmaco».

Gli scienziati non sanno ancora come il medicinale creato per lo stomaco funzioni nel caso del coronavirus e pianificano trial più ampi. Alcuni ipotizzano che il farmaco riduca le infiammazioni sia nello stomaco sia nei polmoni: famotidina infatti interferisce con l'attività del recettore H2, presente in entrambi gli organi. Tutti i pazienti sono sopravvissuti. Uno studio precedente alla Northwell e Columbia University aveva osservato in un gruppo di pazienti ospedalizzati una sopravvivenza più alta tra chi prendeva il farmaco. 

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