Estero

La Cina rimette in isolamento 600mila persone

Misure urgenti contro la temuta 'ondata di ritorno'

1 aprile 2020
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Pechino - Torna l'incubo coronavirus in Cina: la contea di Jia, nell'Henan confinante con l'Hubei (l'epicentro della pandemia), è stata sottoposta a isolamento, secondo quanto detto dalle autorità sanitarie locali sui social media cinesi.

I residenti dell'area, 600mila, dovranno avere permessi speciali per uscire di casa e per andare al lavoro, sottoponendosi a controllo della temperatura corporea e indossando le maschere facciali.

Il South China Morning Post, citando un funzionario locale dei trasporti, ha confermato le misure contro l'ipotesi di un'ondata di ritorno'.

A livello locale, inoltre, tutte le aziende sono state chiuse, a eccezione delle utility, di quelle che producono materiale sanitario, degli operatori della logistica e delle aziende attive nel settore degli alimentari.

Disposta, invece, l'apertura di supermercati, farmacie, stazioni di benzina ed hotel.

La temuta ondata di ritorno in Cina, oltre che al fenomeno dei casi importati dall'estero, è legata alla presenza degli asintomatici, a coloro cioè che risultano contagiati dal Covid-19 ma che non mostrano nell'immediato i segnali tipici dell'infezione.

Sia online sia attraverso varie istituzioni si è rafforzata la pressione sulle autorità sanitarie centrali per la diffusione del numero degli asintomatici, la cui serie è stata ufficialmente aperta oggi con la comunicazione da parte della Commissione sanitaria nazionale di 130 nuovi casi per totali 1.367 persone tenute sotto osservazione.

L'allerta è aumentata dopo che nel weekend è emerso che una donna rimasta contagiata nell'Henan era stata a stretto contatto con tre casi asintomatici, che non sono dalla Cina sommati al totale ufficiale delle infezioni.
Nota:

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