Estero

Coronavirus, l'Oms accusa i Paesi che non fanno nulla

I governi devono attuare piani di risposta all'emergenza considerando i diversi settori. 'Sul virus si impara giorno dopo giorno qualcosa di più'.

Tedros Adhanom Ghebreyesus ©Keytsone
5 marzo 2020
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"Siamo preoccupati per il fatto che una lunga lista di Paesi non abbiano preso abbastanza sul serio" il coronavirus che ha ucciso 3'300 persone nel mondo "o abbiano deciso che non possono fare nulla": lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Siamo preoccupati – ha aggiunto – che in alcuni Paesi il livello di impegno politico e le azioni che dimostrano tale impegno non corrispondano al livello della minaccia che tutti affrontiamo".

Ci sono Paesi che "hanno pianificato scenari come questo per decenni. Ora è il momento di agire su quei piani", ha detto ancora Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Questi sono piani che iniziano con la leadership dall'alto, coordinando ogni parte del governo, non solo il ministero della Salute: sicurezza, diplomazia, finanza, commercio, trasporti, informazione e altro, l'intero governo dovrebbe essere coinvolto", ha poi detto il direttore generale dell'Oms.

Oms: 'Ci sono ancora molte cose che non sappiamo'

"Ci sono ancora molte cose che non sappiamo, ma ogni giorno stiamo imparando di più e stiamo lavorando quotidianamente per colmare le lacune nelle nostre conoscenze", ha affermato il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"In definitiva, quanto letale sia questo coronavirus dipenderà non solo dal virus stesso, ma da come rispondiamo ad esso", ha aggiunto.

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