Respinto dalla Cassazione il ricorso della Procura di Agrigento contro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio ha rimesso in libertà Carola Rackete
È stato respinto dalla Cassazione il ricorso della Procura di Agrigento contro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio ha rimesso in libertà Carola Rackete, la comandante della nave Sea watch3 approdata a Lampedusa forzando il blocco.
"Nessuno dovrebbe esser perseguito per aver aiutato persone in difficoltà", ha commentato Rackete la decisione della Cassazione.
"La Corte ha confermato che non mi avrebbero dovuto arrestare per aver salvato delle vite - aggiunge Carola in un tweet - Si tratta di un verdetto importante per tutti gli operatori umanitari" delle navi impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo.
🇮🇹The Italian Supreme Court confirmed today that I shouldn't have been arrested in June for saving lives.
— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020
This is an important verdict for all sea rescue activists!
No one should be prosecuted for aiding people in need. The EU directive on "crimes of solidarity" needs reform.