Estero

Aereo abbattuto in Iran, scattano i primi arresti

Il presidente Rohani ha ribadito di voler punire tutti i responsabili: 'Chiunque abbia commesso un errore o sia stato negligente a qualsiasi livello'

Parti del Boeing ukraino (Keystone)
14 gennaio 2020
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«L'Iran ha avviato un'indagine a tutto campo sull'aereo ucraino abbattuto e alcune persone sono state arrestate in merito nelle ultime 72 ore». Lo ha detto il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili. «Lo Stato maggiore delle forze armate, che è stato incaricato delle indagini, ha interrogato molte persone», ha spiegato Esmaili senza tuttavia indicare il numero esatto o l'identità delle persone finite in manette. Anche la magistratura ha avviato un'indagine in collaborazione con l'esercito, l'Organizzazione per l'aviazione civile e altre organizzazioni che si occupano di attacchi cibernetici ed elettronici, ha aggiunto il portavoce citato dalla tv di Stato iraniana. Dal canto suo, il presidente iraniano Hassan Rohani ha ribadito di voler punire tutti i responsabili. «Per il nostro popolo è molto importante in questo incidente che chiunque abbia commesso un errore o sia stato negligente a qualsiasi livello affronti la giustizia», ha detto Rohani durante un discorso trasmesso in tv nel quale ha sottolineato che «la magistratura deve formare un tribunale speciale con un giudice di alto livello e decine di esperti. Il mondo intero starà a guardare».

Errore umano confermato

Lo schianto del Boeing 737 della Ukraine International Airlines, avvenuto all'alba di mercoledì scorso poco dopo il decollo da Teheran in direzione di Kiev, ha provocato la morte di tutte le 176 persone a bordo, tra cui un dottorando del Politecnico federale di Zurigo e la sua compagna. Dopo averlo categoricamente negato davanti al mondo intero, l'Iran negli scorsi giorni ha ammesso che il velivolo è stato colpito da un razzo lanciato dalla sua contraerea «in una situazione di guerra», poche ore dopo aver attaccato le basi Usa in Iraq. L'aereo è stato abbattuto per un «errore umano» perché scambiato per un missile da crociera americano. La confessione è giunta dopo le esplicite accuse di Canada - il Paese straniero con più vittime, 57 - e Regno Unito e i sospetti sempre più forti avanzati dagli 007 di molti Paesi occidentali, che la Repubblica islamica aveva liquidato come grandi bugie.

30 fermi per proteste

Sono «circa 30» le persone fermate in proteste «illegali» scoppiate da sabato in Iran per l'abbattimento del Boeing ucraino, alcune delle quali sono già state rilasciate. Lo ha dichiarato lo stesso portavoce della magistratura Esmaili. «Siamo tolleranti verso la manifestazioni legali», ha aggiunto. L'Iran aveva negato ieri di aver sparato contro i dimostranti.

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