Estero

Brexit, anche il Regno Unito dice addio a Erasmus

Tra le proteste di studenti e accademici, Boris Johnson vuol far uscire il Regno anche da Erasmus, lo storico programma di scambio fra studenti europei

Brexit means Brexit (Archivio Keystone)
9 gennaio 2020
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Rimbalza sui media internazionali la polemica sulla conferma della volontà del governo britannico di Boris Johnson di far uscire il Regno anche dall'Erasmus, lo storico programma di scambio fra studenti europei, non appena sarà in vigore la Brexit. La questione è stata definita una volta per tutte ieri pomeriggio con la netta bocciatura di un emendamento alla legge di ratifica del divorzio da Bruxelles presentato dall'opposizione liberaldemocratica in una Camera dei Comuni ormai dominata dai conservatori di Boris Johnson dopo la vittoria elettorale del mese scorso.

Il voto, per quanto atteso, ha suscitato oggi reazioni di protesta sui social media da parte di vari studenti e accademici del Regno, nello stesso giorno in cui si attende l'ok finale dei Comuni della ratifica, prima del passaggio di rito dell'iter della legge la settimana prossima alla Camera dei Lord.

La fine di Erasmus era del resto annunciata, sullo sfondo della promessa del premier Tory di mettere fine alla libertà di movimento automatica con l'uscita dall'Ue e di cambiare in generale le regole del gioco sull'immigrazione, con una sostanziale equiparazione fra europei e non e un sistema a punti per il filtro degli ingressi basato in futuro come in Australia sull'esclusiva valutazione delle qualità degli aspiranti.

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