Estero

Morto Mario Sossi. Venne sequestrato dalle Brigate Rosse

L'ex magistrato e politico aveva 87 anni. Il suo nome è legato a uno dei primi 'salti di qualità' delle Br: era il 1974

Mario Sossi all'epoca del rapimento (archivio Ansa)
6 dicembre 2019
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L'ex magistrato e politico Mario Sossi è morto oggi a Genova all'età di 87 anni. Nato a Imperia il 6 febbraio nel 1932, sposato e ormai vedovo, due figlie, Sossi era entrato in magistratura nel 1957. In pensione dal 2006, nel 2008 si era candidato per il consiglio comunale di Genova con Alleanza Nazionale, senza venir eletto. Nel 2009 si era candidato invece alle europee da indipendente nella lista di Forza Nuova. Il nome di Sossi resta legato a uno dei primi 'salti di qualità' delle Brigate Rosse che il 18 aprile 1974 lo sequestrarono appena sceso dall'autobus a Genova, caricandolo su un'auto guidata da Alberto Franceschini e seguita da Mara Cagol – una ventina i componenti che parteciparono al rapimento.

Sossi venne quindi sottoposto a un 'processo' delle Br, in cui si decise di ucciderlo, ma ne venne poi chiesta la liberazione in cambio del rilascio di otto componenti del gruppo XXII Ottobre. Nonostante il parere favorevole alla libertà provvisoria del gruppo, dato dalla Corte d'assise d'appello, il procuratore di Genova Francesco Coco si rifiutò di controfirmare l'ordinanza presentando ricorso in Cassazione. Il 23 maggio 1974 Sossi venne comunque liberato, e rientrò da solo in treno a Genova dal luogo del sequestro sulle colline di Tortona. Due anni dopo, l'8 giugno 1976 il giudice Francesco Coco venne assassinato assieme ai due uomini della scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana, primo magistrato ucciso dalle Br.

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