Estero

Taranto, sbarcata la Alan Kurdi

A bordo della nave della ong tedesca Sea Eye, da otto giorni, 88 migranti, fra cui nove minorenni non accompagnati. In Italia ne resteranno 21.

3 novembre 2019
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'I passeggeri erano stremati, soffrivano il mal di mare a causa delle difficili condizioni meteo del Mediterraneo. Inoltre, alcuni avevano le conseguenze  delle ferite d'arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia'. Sono le prime parole del medico di bordo della Alan Kurdi, sbarcata questa mattina al porto di Taranto dopo otto giorni di navigazione in mare.

Gli 88 migranti hanno finalmente potuto scendere a terra. Tra loro, riporta repubblica.it, ci sarebbero anche nove minori non accompagnati. Venerdì scorso la nave della ong tedesca Sea Eye aveva sfidato il divieto ed era entrata nelle acque territoriali italiane, restando in attesa dell'assegnazione di un porto in cui attraccare.

Le autorità italiana hanno fatto sapere di aver concluso la procedura di ricollocazione dei migranti sulla nave, attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta. La Germania e la Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo cimque e l'Irlanda due. Ventuno rimarranno invece in Italia.

Questo sbarco, svoltosi con il mare grosso e un forte vento, è il secondo nel porto di Taranto dopo quello del 16 ottobre quando a bordo della Ocean Viking arrivarono 176 migranti.

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