Germania

Sparatoria davanti alla sinagoga di Halle, almeno 2 morti

Una persona è stata fermata dalla polizia, ma altri due autori del gesto sono tutt'ora in fuga. Sul web l'estrema destra esalta l'attentatore

Foto Keystone
9 ottobre 2019
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"L'attentatore ha sparato più volte contro la porta e ha lanciato anche diversi" ordigni forse "molotov, petardi o granate per entrare. La porta è rimasta chiusa, Dio ci ha protetti. Il tutto è durato forse dai cinque ai dieci minuti".

Lo ha detto il presidente della Comunità ebraica di Halle, Max Privorozki, secondo quanto riporta il sito di Der Spiegel, spiegando che quando sono stati uditi gli spari è stata interrotta una funzione religiosa.

L'attacco a Halle, in Germania, "non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo, ma le comunità online di estrema destra l'hanno già fatto proprio e chiamano l'ignoto sparatore 'santo'". Lo scrive su Twitter Rita Katz, direttrice di Site, un sito di monitoraggio dell'estremismo sul web, ricordando che lo steso epiteto fu da loro rivolto a Brenton Tarrant, il terrorista di estrema destra autore del massacro nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda. 

Più persone hanno aperto il fuoco davanti alla sinagoga del quartiere Paulus della cittadina tedesca di Halle, nel nord-est del paese, provocando almeno due morti. Uno degli assalitori è stato arrestato, ha indicato la polizia su Twitter, mentre altri due sarebbero in fuga. Una delle vittime "giace, coperta, di fronte a una sinagoga del centro della città": lo scrive l'agenzia Dpa precisando che la salma, coperta da un telo blu, si trova a "circa 30 metri" dal luogo di culto. Una delle due vittime finora registrate è un uomo ed è stato ucciso in una tavola calda situata nei pressi della sinagoga: lo scrive il sito del settimanale Der Spiegel citando un portavoce della polizia. Gli assalitori avrebbero "cercato di entrare" nel luogo di culto, scrive sempre Der Spiegel sintetizzando dichiarazioni del presidente della Comunità ebraica di Halle, Max Privorotzki. "Al momento all'interno ci sono tra le 70 e le 80 persone”, ha detto Privorotzki.

Attaccati anche un cimitero e un 'doner'

Nel corso dell'attacco una granata a mano sarebbe stata fatta esplodere nel vicino cimitero ebraico. E uno sparatore vestito da militare con tanto di elmetto e maschera, così descritto da un testimone oculare, ha esploso dei colpi di fucile automatico contro un "doner", una tavola calda che offre fra l'altro panini di carne alla turca e nel quale si trovavano in quel momento sei persone. Alcune sono riuscite a trovare riparo nei bagni, una è rimasta uccisa. Pochi istanti prima, l'aggressore avrebbe lanciato verso il locale una specie di ordigno esploso dopo aver rimbalzato contro la facciata. In un video pubblicato dall'emittente Mdr si vede un uomo vestito con casco e giubbetto antiproiettile uscire da un'auto ed esplodere numerosi colpi con un'arma di grosso calibro in direzione della strada. Il fatto di sangue è avvenuto nel giorno del Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione e che quest'anno cade tra ieri sera e stasera.

Gli autori del gesto – ha riferito la Polizia tedesca – si sono dati alla fuga in auto. Gli aggressori, riferisce l'emittente N-Tv, erano vestiti di verde mimetico, portava un elmetto in testa e una maschera.

L'amministrazione cittadina, comunica la Zeit, ha avvertito la popolazione tramite un'app dedicata, chiedendo di rimanere all'interno degli edifici e di tenere chiuse porte e finestre.

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