ITALIA

Bimba salvata dal giudice dopo 'no' dai genitori a trasfusione

In quanto testimoni di Geova si erano opposti all'intervento dei medici dell'ospedale di Legnano. Una telefonata al Tribunale dei minorenni le ha salvato la vita

L'ospedale di Legnano
25 settembre 2019
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E' salva e guarirà una bimba di 10 mesi, figlia di testimoni di Geova, operata la notte scorsa all'Ospedale di Legnano per una grave emorragia cerebrale e che, per il divieto imposto dai genitori a un indispensabile trasfusione, sarebbe deceduta. La bambina era stata sottoposta a un intervento di urgenza per una commozione dovuta a una caduta. E ha rischiato di morire perché i suoi genitori  non volevano che i medici le praticassero una trasfusione di sangue che si era resa necessaria durante l'intervento. A darne notizia sono oggi alcuni quotidiani spiegando che a dare il via libera ai chirurghi è intervenuta la Procura per i minorenni di Milano - su richiesta dei carabinieri chiamati dall'ospedale - che con provvedimento di urgenza ha temporaneamente sospeso la podestà genitoriale. 

 

'Dottoressa, qui siamo in una situazione di urgenza assoluta'

«Dottoressa, qui siamo in una situazione di urgenza assoluta». Con queste parole inizia la telefonata al Tribunale per i minorenni che ha salvato la vita della bambina. «Non stiamo parlando di una scelta medica rimandabile o discutibile. Qui, se non ci muoviamo, la bambina morirà». Il primo a raccontare i dettagli della drammatica scena è stato il 'Corriere della Sera'. Erano passate le 3 della notte tra lunedì e martedì. I medici avevano la bambina in sala operatoria e i genitori, testimoni di Geova, nonostante il tentativo di mediazione continuavano a opporsi.  Sono stati chiamati i carabinieri per primi, arrivati poco dopo. L’unica soluzione possibile è stata dunque una chiamata al pubblico ministero di turno in Procura, al Tribunale per i minorenni. È quello il passaggio decisivo. Ed è in accordo col magistrato che i medici sono riusciti a intervenire come dovuto, cioè con la trasfusione. Hanno potuto farlo perché, di fatto, la potestà dei genitori su quella bambina è stata sospesa a tempo: il tempo necessario per salvarla. E infatti la piccola si è salvata.

 

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