Estero

Tornano a scuola anche a Hong Kong. Anzi no, per protesta

Non si placa il malumore per la legge sulle estradizioni in Cina. Studenti a casa con la benedizione dei genitori e degli istituti, che non li sanzioneranno

2 settembre 2019
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Centinaia di studenti della scuola secondaria di Hong Kong si sono ritrovati a Edinburgh Place, boicottando il primo giorno di scuola e aderendo alle proteste contro la legge sulle estradizioni in Cina che da quasi tre mesi stanno scuotendo Hong Kong.

L'iniziativa è stata promossa da Demosisto e Demovanile, due gruppi pro-democrazia, al fine di spingere il governo locale ad accogliere le 5 richieste del movimento: ritiro formale della contestata legge, le dimissioni della governatrice Carrie Lam, suffragio universale per eleggere governatore e parlamento locali, indagine indipendente sulle brutalità della polizia e cancellazione di accuse e arresti legati alle proteste.

Secondo i media locali, gli studenti hanno riferito di godere del sostegno dei genitori per la determinazione a esprimere le proprie opinioni, aggiungendo che le scuole non sanzioneranno le assenze pur non incoraggiando l'adesione all'evento. Isaac Cheng, vicepresidente di Demosisto, ha denunciato che la polizia ha sollecitato gli studenti davanti alle scuole a non prendere parte al sit-in.

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