Estero

L'eritreo soffriva di disturbi psichici

L'uomo sospettato dell'aggressione mortale alla stazione di Francoforte era in cura da circa un anno. Risiedeva nel Canton Zurigo con moglie e tre figli

30 luglio 2019
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Il 40enne eritreo sospettato dell'aggressione mortale alla stazione di Francoforte sul Meno era da quest'anno in cura per problemi psichici. L'uomo risiedeva con la moglie e i tre figli piccoli a Wädenswil (ZH). Giovedì scorso la polizia cantonale zurighese ha ricevuto una chiamata della moglie per un episodio violenza domestica non meglio precisato. Secondo quanto hanno dichiarato oggi i suoi responsabili in una conferenza stampa, gli agenti arrivati sul posto hanno trovato quattro persone rinchiuse nell'appartamento della famiglia. Le vittime dell'aggressione erano la moglie, i figli di 1, 3 e 4 anni e una vicina di casa. Quest'ultima è anche stata aggredita e minacciata con un coltello, ma non ha riportato ferite. Il 40enne eritreo aveva invece già lasciato l'abitazione e la polizia lo ha iscritto sul registro delle persone ricercate in Svizzera. Le persone coinvolte nell'aggressione hanno tutte dichiarato di non avere mai visto l'uomo in quelle condizioni, ha precisato il maggiore della polizia cantonale Werner Schmid. "Si è trattato di una vicenda come se ne registrano una decina al giorno", ha dichiarato il responsabile dell'operazione. Per questo le forze dell'ordine non avevano informato il pubblico. La polizia zurighese è stata informata ieri verso mezzogiorno di quanto accaduto alla stazione di Francoforte, con un bimbo di otto anni spinto dall'eritreo sui binari e morto sotto un treno ICE, la madre che è riuscita a trarsi in salvo ed un'altra donna di 78 anni che è stata a sua volta aggredita, ha aggiunto il procuratore Thomas Brändli. Non esistono elementi che facciano pensare ad una possibile radicalizzazione del 40enne, ha precisato il vice-comandate della polizia cantonale Bruno Keller. L'eritreo, arrivato in Svizzera nel 2006, ha ricevuto il permesso di domicilio C nel 2011. Non aveva nessun precedente per reati violenti, ma era noto alla polizia soltanto per un episodio minore in qualità di automobilista. L'uomo, che secondo notizie di stampa lavorava per l'azienda dei trasporti pubblici zurighesi VBZ, era da quest'anno in malattia e riceveva cure psichiatriche. I problemi di ordine psichiatrico sono stati confermati anche da una perquisizione nel frattempo effettuata nella sua abitazione, ha sottolineato il procuratore Brändli.
 
 

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