Estero

Sea Watch, 'sono contenta di aver potuto spiegare tutti i dettagli'

Così l'ex capitana Carola Rackete all'uscita dall'interrogatorio. Cinque esperti indipendenti dell'Onu hanno denunciato gli attacchi di Matteo Salvini

Alcuni l'hanno candidata per il Nobel della pace (Keystone)
18 luglio 2019
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'Sono stata molto contenta di avere avuto l'opportunità di spiegare tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno scorso. Spero che la Commissione europea dopo l'elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili'. Lo ha detto l'ex capitana della 'Sea Watch3' Carola Rackete , all'uscita dal palazzo di giustizia di Agrigento dove è stata interrogata per poco meno di quattro ore.

La giovane tedesca è stata sentita nell'ambito del primo fascicolo di inchiesta aperto a suo carico: quello in cui viene ipotizzato il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e la disobbedienza a nave da guerra.

"Ci sono migliaia di profughi che vanno evacuati da un paese in guerra. Mi aspetto dalla Commissione europea che trovi al più presto un accordo per dividere i profughi tra i paesi europei", ha detto ancora Carola Rackete, che è stata accolta con applausi e slogan da attivisti che per tutta la mattinata l'hanno attesa davanti al palazzo di giustizia.

Onu preoccupata per i procedimenti contro Rackete

Cinque esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno oggi espresso "grave preoccupazione" per i procedimenti di detenzione e penali in Italia contro la tedesca Carola Rackete e denunciato gli attacchi da parte dei media, ma anche del ministro dell'Interno Matteo Salvini contro la giudice che ha stabilito il rilascio della capitana della Sea-Watch 3.

"Esortiamo le autorità italiane a porre immediatamente fine alla criminalizzazione delle operazioni di ricerca e soccorso. Salvare migranti in pericolo in mare non è un crimine", affermano gli esperti in un comunicato congiunto pubblicato a Ginevra. Il procedimento contro la capitana Carola Rackete potrebbe avere "un effetto paralizzante sui difensori dei diritti dei migranti e sulla società civile nel suo insieme", ha affermato l'esperto Michel Forst, relatore speciale sui difensori dei diritti umani.

Dalla sua decisione di rilasciare Rackete - ricorda il comunicato - la giudice è stata attaccata dai media e criticata dal ministro degli interni Matteo Salvini. Secondo l'esperto Diego García-Sayán le accuse da parte delle autorità del potere esecutivo contro un giudice che ha soddisfatto una norma consolidata del diritto internazionale pubblico sul dovere di soccorrere persone in pericolo in mare, costituiscono "una grave violazione dei principi di indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. Il dovere di rispettare e conformarsi a sentenze e decisioni della magistratura costituisce un necessario corollario del principio della separazione dei poteri".

"Dichiarazioni pubbliche e attacchi personali da parte di personaggi politici di alto rango sono una grave interferenza nell'autonomia dei singoli giudici, e possono avere l'effetto di ostacolare l'autorità del potere giudiziario come un ramo autonomo del potere dello Stato", ha aggiunto.

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