Estero

Gli Usa mandano altri mille soldati in Medio Oriente

Cresce la tensione con l'Iran dopo l'attacco alle due petroliere nel golfo dell'Oman. Sullo sfondo l'accordo sul nucleare che Teheran non rispetterebbe.

18 giugno 2019
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Gli Usa invieranno ulteriori 1.000 soldati in Medio oriente "a scopo difensivo", per "il comportamento ostile" dell'Iran che "minaccia gli interessi americani nell'area": lo rende noto il Pentagono. Il segretario statunitense alla Difesa ha approvato approvato l'invio delle truppe, che si aggiungeranno ai 1'500 militari il cui invio era stato annunciato in maggio dopo l'attacco a quattro petroliere al largo degli Emirati Arabi Uniti.

Il via libera giunge con la recrudescenza delle tensioni con l'Iran in seguito all'attacco di due petroliere, una giapponese e l'altra norvegese, nel Golfo dell'Oman, più di un anno dopo l'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano del 2015. Lunedì, Teheran aveva annunciato che supererà tra dieci giorni il limite delle riserve di uranio a basso arricchimento consentite dall'accordo sul nucleare del 2015. Intanto, la Gran Bretagna si dice pronta a esaminare "tutte le opzioni" se l'Iran abbandonerà gli impegni previsti dall'accordo.

L'Iran, dal canto suo, respinge ogni accusa sugli attacchi alle petroliere ed evoca "un'operazione sotto falsa bandiera" per creare una sorta di casus belli. Il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif ha denunciato che gli Usa puntano il dito contro Teheran "senza uno straccio di prova" accusandoli di "complotto", "terrorismo economico" e "sabotaggio diplomatico". Teheran ha ripetutamente accusato gli Stati Uniti di manipolare le prove nei suoi confronti. Accuse che fanno anche riferimento a quanto capitato 16 anni fa dall’Iraq, comandato dal dittatore Saddam Hussein.

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