Estero

Mozambico, si temono mille morti

I disagi causati dal ciclone Idai rendono difficile per i soccorritori raggiungere le aree colpite e valutare con certezza il numero delle vittime, che attualmente è fermo a 84

19 marzo 2019
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Almeno mille morti: è il bilancio temuto dalle autorità del Mozambico quattro giorni dopo il ciclone Idai che ha devastato il centro del Paese dell'Africa australe sommergendo interi villaggi e distruggendo quasi per intero la città portuale di Beira. Ma le strade interrotte, i ponti distrutti dalle piogge torrenziali e il black out elettrico rendono difficile ai soccorsi raggiungere le aree colpite e valutare con certezza il numero delle vittime che, ufficialmente, è fermo a 84. «È un disastro di grandi proporzioni: sembra che ci siano oltre mille morti», ha dichiarato il presidente Filipe Nyusi a Radio Mozambico. 

Ma ad essere gravemente colpito - oltre al Malawi dove ci sono 122 vittime - è anche lo Zimbabwe, dove il bilancio provvisorio è salito a 98 morti, i dispersi sono 217 ed è stato dichiarato lo stato di calamità nazionale dal presidente Emmerson Mnangagwa, ritornato precipitosamente da un viaggio negli Emirati arabi per sovrintendere alle operazioni di soccorso. Nell'est del Paese un gruppo di studenti di due collegi sono morti nel sonno quando i loro dormitori sono stati sepolti da una frana precipitata da una montagna vicina. 

Le agenzie delle Nazioni Unite e la Croce Rossa si sono mobilitate per raggiungere le popolazioni colpite. Secondo il Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), circa 1,7 milioni di persone in Mozambico e altre 920'000 in Malawi si sono trovate sulla traiettoria del ciclone. 

Uno dei voli organizzati dal Pam ha raggiunto in questo fine settimana il Mozambico con 20 tonnellate di aiuti alimentari. Un elicottero è pronto a volare nelle zone isolate del Paese per le prime operazioni d'urgenza. Sempre via aerea saranno fatti arrivare nelle zone isolate biscotti ad alto valore energetico. Dove è possibile arrivare via terra saranno invece forniti mais, olio e altri aiuti alimentari. Nei prossimi giorni il Pam traccerà una cartografia delle situazioni di emergenza nel Paese per intensificare l'offerta di aiuti. E il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso dolore per le vittime e solidarietà alle popolazioni colpite.

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