Proclamato oggi dopo la vittoria alle primarie. Obiettivi: giustizia sociale e lotta alla povertà 'provocata da un becero liberismo'
Nicola Zingaretti è stato ufficialmente proclamato oggi segretario del Partito democratico dall'Assemblea nazionale del Pd a Roma dopo la vittoria alle primarie. "Dobbiamo costruire un partito aperto, plurale, inclusivo - ha detto il 53enne Zingaretti nella relazione davanti a un migliaio di delegati-. Dobbiamo cambiare tutto". Paolo Gentiloni, 64 anni, è stato eletto presidente del partito e di Luigi Zanda, 76 anni, tesoriere. Il riequilibro generazionale e l'apertura agli sconfitti del congresso sono affidati alle vice presidenti Anna Ascani, 31 anni, e Debora Serracchiani, 48. Tutti, tranne Zingaretti, sono già stati protagonisti in vario modo della lunga stagione renziana, che si è chiusa anche formalmente all'Hotel Ergife in assenza di Matteo Renzi, impegnato in famiglia e che ha twittato "avanti tutta e buon lavoro a Nicola". L'unica volta in cui il neo segretario ha citatato l'ex leader è per riconoscergli di aver portato il Pd nel Partito socialista europeo. Per il resto il governatore del Lazio ha messo il "noi" al posto dell'"io", e ha promesso di riportare al centro "la giustizia sociale", di occuparsi del dramma della povertà, provocata "negli ultimi 20 anni da un becero liberismo".