Estero

La Suprema Corte si oppone al rimpatrio del Chapo

Il tribunale massimo messicano ha giudicato “manifestamente inammissibile” il ricorso presentato dai legali del boss della droga

Keystone
12 marzo 2019
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La Corte suprema messicana oggi ha respinto la richiesta di rimpatrio avanzata dalla difesa del narcotrafficante Joaquin Guzman Loera, meglio conosciuto come 'El Chapo', processato negli Stati Uniti, dove probabilmente dovrà scontare il carcere a vita.

Il massimo tribunale messicano ha giudicato "manifestamente inammissibile" il ricorso in extremis presentato dai legali del boss della droga, estradato il 19 gennaio 2017 negli Usa, dove è stato ritenuto colpevole di dieci capi di imputazione per traffico di droga lo scorso 12 febbraio.

Il tentativo degli avvocati di El Chapo mirava a costringere il governo messicano a chiedere il rimpatrio del capo del Cartello di Sinaloa, il più grande impero criminale del Messico, con ramificazioni in 52 paesi.

Esperti di diritto ritengono che ora El Chapo, 62 anni, possa solo negoziare con le autorità americane affinché le sue condizioni di detenzione non siano troppo dure e gli venga concesso di vedere la famiglia con una certa frequenza, dato che considerano impossibile che l'imputato non sia condannato all'ergastolo.

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