Estero

'Torneremo sulla Luna, e ci resteremo'

La Nasa intende riportare degli astronauti sul satellite terrestre

Pixabay
15 febbraio 2019
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La Nasa accelera il piano per ritornare sulla Luna e questa volta con l'obiettivo di restarci in modo da avere una porta per Marte. E l'Italia è in prima fila in questa avventura. Gli astronauti potrebbero tornare sulla Luna entro il 2028, come ha annunciato l'amministratore dell'agenzia spaziale americana Jim Bridenstine, che ha sollecitato i partner privati a mettere a punto le tecnologie utili a questo scopo e a testare entro il 2024 le prime capsule destinate a posarsi sul satellite della Terra.

Questa volta, a differenza di 50 anni fa, ha detto Bridenstine, "quando andremo sulla luna, vi resteremo". Il piano è di tornare soprattutto "per testare le tecnologie destinate alla futura missione umana per Marte", ha spiegato all'ANSA il commissario straordinario dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Piero Benvenuti. L'Italia ha tutti i presupposti per collaborare all'impresa "perché con la sua industria ha praticamente il monopolio della costruzione dei moduli abitativi della Stazione Spaziale Internazionale e nei prossimi incontri bilaterali con la Nasa, l'Asi discuterà della possibile partecipazione italiana al progetto".

Una stazione orbitale da cui partire

Il piano della Nasa, infatti, prevede la costruzione di una stazione orbitale attorno alla Luna dalla quale partiranno le navette riutilizzabili, che porteranno gli astronauti sulla superficie lunare. La stazione, chiamata Lop-G (Lunar Orbital Platform-Gateway), sarà costruita all'insegna della collaborazione internazionale e dovrebbe coinvolgere gli stessi partner dell'attuale Stazione Spaziale, ossia le agenzie spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa), Russia (Roscosmos), Giappone (Jaxa) e Canada (Csa). Con la stazione Gateway, ha proseguito Benvenuti, sarà più semplice scendere sulla superficie lunare e risalire perché "c'è bisogno di meno potenza e quindi meno carburante rispetto ad un veicolo che deve andare dalla Terra alla Luna e viceversa".

Lo scopo del ritorno sulla Luna, secondo il commissario straordinario dell'Asi, è soprattutto quella di testare la costruzione di una base, in vista della missione per Marte, "equipaggiata di tecnologie e strumenti che permettano anche di estrarre risorse, come l'acqua". In queste attività gli astronauti avranno degli aiutanti speciali: i robot che arriveranno prima dell'uomo a bordo di capsule cargo, per il cui sviluppo la Nasa ha già stipulato un contratto con nove società.

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