Estero

Colombia, 60 anni al 'Lupo' che abusò 276 bimbi

Condannato a sei decenni di carcere per pedofilia l'uomo che usava lo pseudomino della fiaba di Cappuccetto rosso e condivideva online gli abusi.

Ti-Press
14 febbraio 2019
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Si faceva chiamare 'Lupo Cattivo' l'analista e programmatore di sistemi Juan Carlos Sánchez Latorre, condannato a 60 anni di carcere per pedofilia da un tribunale di Baranquilla, in Colombia, dopo essersi dichiarato colpevole di violenza sessuale su 276 bambini.

L'uomo, un colombiano di quasi 40 anni, usava lo pseudonimo della fiaba di Cappuccetto Rosso per condividere online immagini e video degli abusi, hanno rivelato le autorità locali.

Email inviate a Héctor Manuel Farías López, membro di una rete internazionale di scambi di pornografia infantile in Messico, dimostrerebbero che alcuni di questi crimini si sono verificati tra il 2007 e il 2008, sostiene il quotidiano colombiano El Tiempo.

Gli inquirenti hanno documentato oltre 91 casi di bambini con meno di 14 anni molestati dall''orco', che era solito adescare le sue vittime su internet, dando loro appuntamento in luoghi pubblici, come i centri commerciali. Qui, spesso in cambio di soldi per comprare videogame, li convinceva a seguirlo a casa sua, dove poi li filmava mentre li violentava. Se invece rifiutavano le sue avances, i ragazzini - nella maggioranza provenienti da famiglie povere - venivano anche aggrediti.

Dopo cinque anni di fuga e un ordine di arresto internazionale, Latorre è stato catturato dalle forze dell'ordine venezuelane nel novembre 2017 a Maracaibo. Estradato lo scorso settembre, è stato quindi trasferito nel carcere di La Picota a Bogotà, dove si trova tuttora.

A inchiodarlo sono stati un totale di 19 video, 72 immagini e almeno tre testimonianze. Quanto è bastato al nono giudice del distretto di Barranquilla per condannarlo a 60 anni di detenzione, il massimo della pena previsto in Colombia.

In uno di questi video, consegnati nel 2011 all'Interpol e alla polizia colombiana dall'Unità di attenzione ai reati informatici della Segreteria di pubblica sicurezza dello Stato di Jalisco, in Messico, Latorre si vantava di aver abusato sessualmente di 276 minorenni.

"L'imputato ha confessato di aver fatto i filmati a scopo di lucro e sapendo che gli stessi sarebbero stati visibili ad altre persone per lo stesso scopo lussurioso", ha sottolineato il magistrato nella sentenza di condanna.

Durante il processo, il reo ha ammesso le imputazioni di violenza carnale abusiva su minori di 14 anni, atti sessuali con minori di 14 anni e pornografia con minori di 18 anni.

Nonostante la dichiarazione di colpevolezza, Latorre non ha però avuto diritto ad una riduzione fino a metà della pena, perché i reati commessi sono associati a minorenni.

Le autorità non escludono inoltre che possa aver commesso altri reati simili anche in Venezuela, dove era fuggito per cercare di sottrarsi alla giustizia, prima dell'arresto e della successiva estradizione in Colombia.
 
 

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