Estero

Terreni tolti agli operai e dati alle ex guardie di Putin

Secondo un'inchiesta giornalistica, a Mosca 12 ettari sono stati ceduti quasi gratuitamente agli ufficiali che vi hanno costruito le loro lussuose ville

21 novembre 2018
|

Le ex guardie del corpo di Vladimir Putin possiedono lussuose ville in una costosissima zona vicino Mosca nota come la Rublyovka. Lo rivela un'inchiesta della testata investigativa 'Novaya Gazeta' svelando quello che appare come un opaco sistema per cedere a prezzi bassissimi i terreni agli alti ufficiali del Servizio di sicurezza presidenziale e del Servizio di protezione federale che garantisce la sicurezza delle alte cariche dello Stato. Secondo 'Novaya Gazeta', i terreni spettavano a oltre mille operai di un'azienda avicola locale, la Gorki-2, che però dopo la fine dell'Urss, negli anni ’90, furono defraudati e costretti con l'inganno o con le minacce a cedere i loro lotti in cambio di azioni senza valore della società ormai privatizzata. La società Gorki-2 nel 2003 – con Putin presidente – ha venduto 12 ettari di terreno a una nuova società, Zarya, che li ha poi distribuiti quasi gratuitamente agli ufficiali. Tra coloro che hanno avuto le terre per pochi soldi, figurano anche tre ex responsabili della sicurezza di Putin: Viktor Zolotov, ora capo della Guardia nazionale, Oleg Klimentyev, vice comandante del Servizio di protezione federale, e Alexey Dyumin, ex vice ministro della Difesa e ora governatore di Tula.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE