Estero

California in fiamme: 42 vittime e paura nucleare

I 300 dispersi potrebbero far salire il bilancio delle vittime. Stars contro Trump, sordo alle politiche ambientali: 'Senza cuore'. Paura per un laboratorio a nord ovest di Los Angeles

13 novembre 2018
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La California in fiamme conta ulteriori vittime, sotto la minaccia di contaminazioni chimiche e nucleari. Molte le star che accusano Trump e la sua sordità alle politche ambientali. Sono saliti a 42 i morti, dopo il ritrovamento di altri 13 corpi. Ma il bilancio potrebbe aggravarsi: sono infatti quasi 300 i dispersi nella zona settentrionale. Il bilancio parziale dice di 50mila sfollati, più di 6mila case distrutte, tra le quali le ville di molti vip, in particolare Malibù, ancora sotto ordine d'evacuazione. Sono bruciati circa 505mila km quadrati al nord e altri 378 al sud. I vigili del fuoco sono riusciti a contenere finora solo il 30% del fronte di fuoco, rallentando la sua corsa verso Oroville, cittadina di 19 mila abitanti, dopo che ha già inghiottito Paradise, a nord di Sacramento, capitale della California.

Nel frattempo, il presidente ha approvato una dichiarazione di disastro per la California, iniziativa che non placa le polemiche: "Lo sapevo già prima, ma voi continuate a mostrare chiaramente che vi preoccupate solo di voi stessi", ha twittato Lady Gaga invitandolo a dare prova di compassione, mentre Katy Perry ha definito la reazione del tycoon "senza cuore". Tra le star che hanno perso la casa o sono state costrette a scappare figurano Guillermo del Toro, Alyssa Milano, Will Smith, Orlando Bloom, Cher, Pink, Neil Young, Robin Thicke, Miley Cyrus, Kim Kardashian.

Ad aumentare la tensione è stato l'allarme diffuso dalla organizzazione 'dei fisici per la responsabilità sociale', secondo cui è probabile che il fumo e le ceneri degli incendi diffondano la contaminazione radioattiva e chimica presente nel suolo e nella vegetazione vicino ad un ex sito nucleare nelle colline a nord ovest di Los Angeles. Si tratta del Santa Susana Field Laboratory, un sito usato per decenni per testare i motori dei razzi e fare ricerca nucleare. Uno dei suoi reattori subì una parziale fusione nel 1959. Ma le autorità locali hanno assicurato di non aver trovato livelli di radiazioni sopra la norma dopo che le fiamme hanno lambito il sito.

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