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Brasile: Bolsonaro in testa, ma Haddad ha l'appoggio ecologista

Il candidato del Partito dei lavoratori, secondo i sondaggi sotto di 16 punti rispetto al candidato di estrema destra Bolsonaro, può contare sul "voto critico" del movimento ambientalista Rede

Marina Silva (©Keystone)
23 ottobre 2018
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Marina Silva, ex candidata presidenziale del movimento ambientalista Rede, ha annunciato il suo "voto critico" a favore di Fernando Haddad, l'erede politico di Lula da Silva, nel ballottaggio di domenica prossima in Brasile.

Silva, che è stata anche ministro dell'Ambiente di Lula, ha detto che non può votare per Jair Bolsonaro - il candidato di estrema destra in testa ai sondaggi per il secondo turno - perché vuole smantellare le protezioni ambientali nel Paese, disprezza le comunità indigene ed afro e mostra poca simpatia per le istituzioni democratiche.

Anche così, la dirigente ha sottolineato che qualunque sia il prossimo governo lei sarà all'opposizione, e ha riconosciuto che "avendo ottenuto solo l'1% dei voti al primo turno questa mia dichiarazione di appoggio ha un'importanza meramente simbolica, ma per me costituisce un dovere etico e politico".

Haddad, da parte sua, ha ringraziato Silva su Twitter, sottolineando che il suo appoggio "mi onora, per tutto quello che rappresenta e tutte le causa che appoggia" e "questa riconciliazione democratica mi riempie di orgoglio".

L'appoggio di Silva non modifica in modo significativo i rapporti di forza fra Haddad e Bolsonaro in vista del ballottaggio di domenica, giacché secondo i sondaggi il candidato di estrema destra ha un vantaggio di almeno 16 punti su quello del Partito dei Lavoratori. Al primo turno, il movimento ambientalista di Marina Silva aveva perso due terzi dei suoi potenziali voti, sprofondando al 4%.

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