Estero

Messico, sequestrata e uccisa

Marbella Ibarra, pioniera del calcio femminile locale, era scomparsa il mese scorso. Il suo cadavere, scoperto vicino a Tijuana, presentava segni di torture

19 ottobre 2018
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La polizia messicana ha rinvenuto il cadavere che presentava evidenti segni di tortura di Marbella Ibarra, pioniera del calcio femminile in Messico per aver fondato la squadra denominata Xolos de Tijuana. Lo riferisce la tv Televisa. Ibarra, 46 anni, era scomparsa il mese scorso e le ricerche intraprese hanno portato alla scoperta soltanto venerdì scorso del suo corpo, avvolto in fogli di plastica, nel comune di Playas del Rosarito, non lontano da Tijuana. La donna, ha reso noto la Procura generale della Baja California, "aveva le mani ed i piedi legati, ed è stata violentemente percossa dai suoi sequestratori". I suoi resti sono stati identificati dai famigliari martedì scorso. Gli inquirenti escludono che la sua morte sia collegata con l'attività calcistica, e stanno svolgendo indagini in tutte le direzioni per risalire al possibile movemnte degli assassini. 'Mar', come era conosciuta negli ambienti calcistici, non aveva praticato il calcio, ma la passione per questo sport l'aveva spinta ad investire tutti gli utili del suo negozio di parrucchiere prima nella fondazione di una squadra dilettante, Isamar FC, e poi, nel 2014, di quella professionista Xolos. La squadra esordì partecipando al campionato di calcio di prima divisione negli Stati Uniti, perché in Messico non esisteva una competizione simile.

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