Continuano senza sosta le operazioni di ricerca di eventuali vittime o persone ancora intrappolate sotto le macerie del Ponte Morandi nel capoluogo ligure
Sono proseguite per la seconda notte consecutiva le ricerche di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova. Le squadre Usar e cinofile dei Vigili del Fuoco hanno lavorato ininterrottamente, ma non sono stati nè individuati nè recuperati altri corpi. Il bilancio delle vittime resta quindi fermo a 39 mentre i feriti sono 16, di cui 9 in codice rosso.
I lavori dei Vigili del Fuoco si concentrano in particolare sotto le macerie del pilastro che sosteneva il ponte e nella zona della ferrovia, entrambe sull'argine sinistro del Polcevera. Prima con le gru vengono rimossi pezzi di cemento più grandi e poi le squadre Usar verificano l'eventuale presenza di auto o persone.
Gruppi di sfollati hanno chiesto di poter rientrare nelle abitazioni abbandonate per prendere medicine destinate soprattutto alle persone anziane e effetti personali ma per motivi di sicurezza nessuno potrà rientrare nel proprio appartamento, soprattutto se si trova sotto il moncone del ponte.
"Mio suocero - ha detto una donna - ha necessità di medicine che sono difficili da reperire soprattutto in questo periodo festivo. È anziano e con gravi problemi di salute e le sue medicine sono rimaste in casa". Sono proprio i vigili del fuoco che entrano nelle case a rischio crollo per prendere medicinali e materiali urgenti mentre nelle case non a rischio diretto di crollo accompagnano i cittadini a ritirare gi effetti personali. Gli sfollati sono costantemente seguiti sia dalla protezione civile che dai vigili del fuoco con un impegno straordinario.