La somma è andata alla famiglia di un'italiana, negli Stati Uniti in viaggio di nozze, morta sul lungomare di Venice Beach nel 2013.
La città di Los Angeles risarcirà con 12 milioni di dollari la famiglia di Alice Gruppioni, l’italiana morta il 3 agosto del 2013 durante il suo viaggio di nozze sulla passeggiata lungomare di Venice Beach, in California. La 32enne era stata travolta da un’auto guidata da uno spacciatore, condannato a 42 anni di carcere per omicidio. Nel luogo della tragedia verrà posta una targa in memoria dell'imprenditrice bolognese. Dopo quel tragico giorno, sul lungomare erano già state prese misure di sicurezza a protezione dei pedoni e altre saranno attivate. I parenti della vittima si erano costituiti parte civile. Il loro avvocato americano aveva spiegato la motivazione: «La città e la contea sapevano che ogni giorno più di 15 auto circolavano sul marciapiede nel periodo della disgrazia, cosa che è completamente inammissibile dal punto di vista della pubblica sicurezza». La città di Los Angeles in questi anni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha tentato in tutti i modi di respingere le accuse sulla responsabilità della municipalità, ma il caso è arrivato fino alla Corte suprema degli Stati Uniti che, a cinque anni di distanza, ha chiuso questa triste vicenda. Anche altre due persone verranno risarcite dalla città di Los Angeles, per un totale di 2 milioni di dollari. Erano rimaste ferite nell’incidente, come altre 14 persone.